[09/01/2008] Parchi

Il Tar sospende il provvedimento sulla direttiva Habitat

LIVORNO. Mentre l’Unione europea sta attentamente valutando la situazione dei rifiuti in Campania, memore dei procedimenti di infrazione già avviati contro le scelte dei precedenti governi italiani e di diverse regioni, il Tar ha sospeso il decreto del ministro dell’ambiente del 5 luglio 2007 sull’elenco dei Siti di importanza comunitaria (Sic) per la regione biogeografica mediterranea in Italia, un elenco già fatto proprio dall’Ue, esponendo così nuovamente il nostro Paese ad una nuove e probabilmente pesantissima procedura d’infrazione comunitaria per una non corretta applicazione della direttiva habitat 92/43/CEE.

L’Italia rischia così di incrementare il suo già poco edificante record europeo, con più di 80 procedure d’infrazione già in corso.

La sospensione approvata dal Tar del Lazio è stata richiesta dal presidente della provincia di Catanzaro Michele Traversa, di Alleanza Nazionale.

Secondo Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, la sospensiva del Tar «E’ il frutto di una vicenda gestita in maniera approssimativa. In particolare, la decisione della IV Commissione consiliare della Calabria, presieduta dall’On. Francesco Sulla, rendeva inefficace la delibera della giunta regionale calabrese del 25 giugno 2005 con la quale si erano individuate le Zone di protezione speciale (Zps) per superare il contenzioso con l’Unione Europea. Facendo così venir meno gli impegni di tutto il Paese nei confronti della Ue. La situazione deve essere sanata al più presto: ne vale del prestigio del nostro Paese e del ruolo che la Calabria svolge come coordinatrice della commissione ambiente della Conferenza delle Regioni».

Per il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza «Ancora una volta atti del ministro dell’Ambiente vengono bocciati dalla giustizia amministrativa, e siamo costretti a fare i conti con l’Unione Europea verso la quale deteniamo il non invidiabile primato di Paese membro con il maggior numero di procedure di infrazione in corso».

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