[16/01/2008] Comunicati

Gli ambientalisti a Prodi: «Tirrenica fuori dalle procedure della legge obiettivo»

GROSSETO. Mentre è in corso la discussione sull’autostrada tirrenica al tavolo interministeriale, Wwf, Italia Nostra, Comitato per la Bellezza, Legambiente, Movimento Ecologista e Asor Rosa per la Rete toscana dei comitati per la difesa del territorio hanno scritto al presidente del Consiglio Romano Prodi per ribadire che «Per la viabilità tirrenica è preferibile dal punto di vista economico e ambientale l’adeguamento in sede a “tipologia autostradale” della vecchia Aurelia piuttosto che la realizzazione, a fianco della Aurelia stessa, della prevista autostrada della Maremma (Cecina-Civitavecchia, ex Corridoio tirrenico Nord) il cui progetto va modificato sostanzialmente e sottoposto a una valutazione di impatto ambientale ordinaria e non sottoposto all’approvazione del Cipe secondo le procedure speciali della Legge Obiettivo».

Per gli ambientalisti il progetto di autostrada viola gli indirizzi dell’Ue sulle reti stradali «riaffermati proprio durante la sua presidenza della Commissione» e ricordano a Prodi le diverse opinioni sulla Tirrenica che ci sono anche all’interno del suo governo. «Il Ministro ai beni culturali Rutelli mette fortemente in discussione il progetto preliminare presentato da Sat l’8 luglio 2005 che “andrà qualificato nel senso di ridurre al minimo l’incidenza sui valori paesaggistici e reso integralmente compatibile con le istanze di tutela”. A questo si aggiunge il presidente della Commissione speciale di Valutazione di impatto ambientale Bruno Agricola che chiede una nuova Valutazione Impatto ambientale su progetto definitivo».

Al presidente del Consiglio viene anche evidenziata «l’incertezza del quadro ambientale ed economico-finanziario e la necessità di rivedere sostanzialmente 2/3 del tracciato del progetto preliminare». Secondo le associazioni «il Cipe non potrà approvare il progetto preliminare secondo le procedure speciali derivanti dalla Legge Obiettivo, che in questo caso appaiono del tutto inopportune e non funzionali anche agli stessi obiettivi di buon funzionamento dell´amministrazione pubblica. Il progetto preliminare Sat infatti non è supportato da uno studio di fattibilità economico-finanziaria; non si garantiscono tariffe vicine agli standard nazionali e con una durata della concessione adeguata, anche per i limitatissimi flussi di traffico previsti nonostante l’assurda decisione di trasformare la SS1 Aurelia (che per 170 km è già a quattro corsie) in una pericolosissima arteria, che verrebbe denominata “Strada Parco”, con carreggiata di 10.50 metri nell’intero tratto tra Grosseto Sud e Civitavecchia, anche demolendo alcuni svincoli recentemente realizzati».

A Prodi viene chiesto che il governo ricorra «alle procedure ordinarie di Via (di cui al secondo correttivo del Codice dell´Ambiente D.Lgs. n. 152/2006), come già è avvenuto per l’esame del progetto della linea ad AV Torino-Lione». L’Autostrada Tirrenica è uno dei pochi argomenti che trova completamente d’accordo le più importanti associazioni ambientaliste italiane che confermano nella lettera la loro contrarietà all’infrastruttura e ritengono che «per risolvere i problemi della viabilità litoranea a nord di Roma, sia preferibile, perché meno costoso e meno devastante dal punto di vista ambientale, l´ipotesi di sistemare, adeguandola alle esigenze del traffico, la Statale Aurelia, secondo quanto descritto nel progetto definitivo Anas del 2001».


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