[17/01/2008] Parchi

Una buona partenza dei parchi Tosco-emiliani

PISA. E’una bella notizia che gli assessori regionali della Toscana e dell’Emilia Betti e Zanichelli con i rispettivi presidenti dei due parchi tosco-emiliano dell’Appennino tosco-emilano e delle Foreste Casentinesi si siano incontrati e abbiano preso decisioni comuni per una serie di progetti e per l’approvazione del piano del parco delle foreste casentinesi.

Si è girato finalmente pagina dopo i prolungati e paralizzanti commissariamenti. E ora si può ripartire anche per altre situazioni. Una è senz’altro quella del fiume Magra dove sulla sponda ligure opera un funzionante parco regionale mentre sulla sponda toscana abbiamo solo piccole aree protette di interesse locale.

L’assessore ligure Zumino dichiarò già in un recente incontro a Sarzana la sua disponibilità a studiare una soluzione che rafforzi l’impegno delle due regioni e altrettanto dichiarò la responsabile dell’autorità di bacino del Magra Pittaluga.

Altro punto molto importante è la legge regionale toscana ormai invecchiata e che va rivista alla svelta perché si possa puntare davvero ad un sistema di parchi e di aree protette regionale. Ci sono iniziative e situazioni anche provinciali e interprovinciali che richiedono una adeguata sponda regionale. Penso alla Val di Cecina dopo i provvedimenti riguardanti le comunità montane. Penso al parco interprovinciale dei Montioni che finalmente sembra prossimo a tagliare il traguardo. Sono decisioni importanti da verificare anche sotto profili rimasti finora troppo in ombra.

Non credo –tanto per fare un esempio- che abbia più senso prevedere due piani per i parchi; uno di coordinamento e uno socio-economico. Basta un piano e non solo per semplificare le cose ma perché si tratta di aspetti che vanno affrontati unitariamente e non separatamente. Insomma non mancano i problemi da discutere e sui quali dobbiamo ormai prendere delle decisioni irrimandabili.

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