[18/01/2008] Rifiuti

Coseca, le preoccupazioni del sindacato

GROSSETO. Funzione pubblica della Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti hanno incontrato i dipendenti di Coseca in tre diverse assemblee, tenutesi a Valpiana, Grosseto e Porto Santo Stefano. Per i tre segretari di Fp-Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti, «preoccupazione diffusa e senso d’incertezza rispetto al futuro» sono «i sentimenti diffusi fra i lavoratori di Coseca Spa, che hanno messo in evidenza il disinteresse dei sindaci per le sorti dell’azienda, causa del deterioramento della sua capacità operativa».

«Questa indifferenza degli azionisti di Coseca – aggiungono i tre segretari – è testimoniata dal limbo in cui è caduto il piano industriale presentato all’assemblea dei soci, dall’inadeguatezza della logistica dei cantieri e dalla progressiva esternalizzazione di fette importanti dei servizi di igiene urbana».

Una situazione grave – dicono sempre i sindacalisti - , a sua volta conseguenza della mancata assunzione di responsabilità da parte di tutti i Sindaci nell’attuazione del piano provinciale dei rifiuti, sia relativamente all’incremento della raccolta differenziata, sia rispetto alla realizzazione degl’impianti necessari a chiudere il ciclo integrato, ivi compresa la termovalorizzazione della frazione secca.

Questa situazione, inoltre – sono sempre parole dei tre segretari scritte in una nota - è aggravata dal fatto che, con l’attivazione dell’Ato rifiuti di Area vasta (Grosseto, Siena, Arezzo), il Coseca arriverà a negoziare la fusione con le aziende degli altri territori praticamente con il cappello in mano. Per i motivi brevemente riassunti, i lavoratori di Coseca hanno dato mandato a Cgil, Cisl e Uil di aprire una vertenza nei confronti degli Enti locali, chiedendo ai Sindaci ed ai Consigli comunali un impegno serio per chiudere velocemente il ciclo integrato dei rifiuti e dare all’azienda prospettive certe di sviluppo, garantendo i livelli occupazionali.

«Nonostante tutto – concludono i tre segretari – siamo convinti che in questo territorio ci siano ancora le condizioni per mettere in campo un modello di gestione del ciclo dei rifiuti virtuoso, sia sotto il profilo della sostenibilità ambientale che di quella economica e sociale. È evidente, però, che il Coseca non può più rimanere ostaggio di decisioni non prese, o peggio continuamente rinviate, come quella dell’acquisizione al controllo pubblico dell’impianto di cogenerazione di Scarlino. Tra l’altro l’urgenza di dare un assetto definitivo alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti, non è solo una priorità in termini sindacali, ma un dato oggettivo per scongiurare il rischio di ritrovarsi a breve in un’emergenza di tipo campano.
Nei prossimi giorni, pertanto, programmeremo una conferenza stampa nel corso della quale entreremo nel dettaglio delle questioni, e annunceremo le modalità della mobilitazione sindacale».


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