[21/01/2008] Comunicati

Livorno, il sindaco su sviluppo della città, rifiuti e delega ambientale

LIVORNO. Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha presentato oggi il documento politico della maggioranza al consiglio comunale nel quale affronta diverse questioni interessanti dal nostro punto di vista. A partire dallo sviluppo della città, alla gestione dei rifiuti, alla delega all’ambiente che il primo cittadino da tempo annuncia di voler passare ad altri.

«In apertura di questa discussione – ha detto il sindaco - è doveroso per me ricordare che oggi si fermano i porti di tutta Italia per lo sciopero dei lavoratori, che reclamano “sicurezza” sul lavoro. I due morti di Porto Marghera, e quelli che purtroppo si sono aggiunti in questo fine settimana, ci fanno affermare che la situazione è ormai divenuta intollerabile. Non intendo fare del moralismo quando affermo che l’economia non può prescindere dalla sicurezza e che la regola del lavoro non può più essere il sub-appalto, anche nel settore pubblico. Su questi temi il nostro impegno ci sarà, con atti concreti e sollecitazione degli enti preposti».

«Il quadro politico nazionale – prosegue Cosimi - è in una fase di grande instabilità e la prospettiva con cui abbiamo stilato il documento che definisce gli impegni futuri è quella di una maggioranza politica di centrosinistra che porta a termine il programma del Sindaco, traccia le linee di un futuro che non si fermi alle scadenze delle legislature, sviluppa il confronto con le forze dell’opposizione consiliare che si ritrovano poi nell’Unione al Governo, sia regionale che nazionale. Il luogo centrale da cui si sviluppa questa azione politica e di governo è il Consiglio Comunale, solo se ci sarà un suo ruolo di discussione, propositivo, di orientamento, la Giunta potrà esprimere al meglio le sue potenzialità su impegni e scadenze precise. Un Consiglio Comunale quindi chiamato ad un grande impegno nella fase finale di questo mandato e una Giunta che provvederò a ridisegnare e riadeguare a questo scopo entro la settimana, con la redistribuzione delle deleghe, a partire da quella all’ambiente che il Sindaco passerà ad altri».

«Voglio raccogliere – spiega il primo cittadino - la necessità emersa di un largo dibattito sull’urbanistica proponendo di convocare, entro il mese di febbraio, due sedute del Consiglio Comunale, da dedicare, una alla valutazione degli effetti del vecchio Piano Regolatore, l’altra per presentare il protocollo d’intesa tra Comune, Regione, Provincia e Autorità Portuale sulla variante anticipatrice del nuovo Piano Strutturale che permetta l’avvio di una parte fondamentale del nuovo PRG del Porto, quello cioè che dovrà definire la realizzazione della Darsena Europa».

«Al centro del nostro agire – aggiunge - vi sono la coesione sociale, il lavoro, la sostenibilità. Questi “titoli” si intrecciano profondamente nella definizione degli strumenti di governo del territorio e nella costruzione delle linee del nuovo Piano Strutturale, che si basano sul concetto della conclusione dell’espansione residenziale della città, del rilancio del porto a livello internazionale, della dotazione di un territorio che sia in grado di decidere quali intraprese attrarre. Sulla coesione sociale mi preme ricordare come in questa città non vi sono persone in strada a causa di sfratti (a parte quelli per morosità), è sempre garantito il passaggio da casa a casa, e voglio ricordare che nel 2008 vi sarà un aumento sostanziale delle case Erp consegnate ai cittadini».

Poi il sindaco affronta il tema dei rifiuti: «Avverto oggi la necessità di soffermarmi su un altro problema di grande attualità, la questione dei “rifiuti”, sollecitato dall’emergenza campana e dai numerosi studi che vengono pubblicati, ultimo quello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla pericolosità delle discariche. Noi ci stiamo muovendo sui percorsi tracciati dalle normative dell’Unione Europea e dalla legge della Regione Toscana, approvata con il voto di tutte le forze politiche dell’Unione».

«Oggi occorre muoversi con la logica di “filiera” indicata dalla Ue – continua - , che sui rifiuti prevede azioni ben precise: limitazione della produzione, riutilizzazione, riciclaggio, termovalorizzazione con recupero di energia e, ultima, discarica. Gli studi ci dicono che i termovalorizzatori più moderni sono ‘potenzialmente innocui’ e non contribuiscono all’effetto serra, mentre le discariche devono accogliere solo ciò che rimane delle altre forme di smaltimento, consapevoli comunque che non esiste impianto ad impatto “0”. Il Piano provinciale dei rifiuti, approvato nello scorso mandato dal consiglio provinciale, conferma la presenza dell’impianto del Picchianti. Occorre quindi oggi ripartire – conclude - non rimettendo in discussione ciò che è gia stato deciso, quanto piuttosto discutere sul futuro sulla scia di quanto prevede la nuova legge regionale su Ato e rifiuti, puntando in primis ad anticipare l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata (la Finanziaria 2007 prevede almeno il 50% al 2009 e almeno il 60% al 2012, la Legge Regionale prevede il 55% al 2010, e ora la Regione ha recentemente annunciato l’obiettivo del 66%) e ora ha dichiarato, potenziando il recupero della frazione organica».


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