[22/01/2008] Acqua

Caos acqua a Firenze, i commenti del ´day after´

FIRENZE. Dopo Roma, sarà crisi anche a livello comunale fiorentino in seguito alle vicende avvenute ieri in Consiglio? Dai toni e propositi odierni sembrerebbe di no. I capigruppo e i segretari provinciali di Verdi, Rifondazione comunista, Sinistra democratica e Unaltracittà/Unaltromondo hanno oggi ribadito che l’obiettivo è proseguire il lavoro per arrivare alle amministrative del 2009 con la Sinistra unita.

«Sulla questione acqua vogliamo decidere bene - ha affermato il capogruppo dei Verdi Varrasi - aspettiamo che si esprima la Regione con un´apposita legge ma ribadiamo che la parte pubblica deve avere l´assoluto controllo della società che gestirà il servizio idrico. Rispetto a quanto avvenuto nel consiglio di ieri pomeriggio è emerso chiaramente che il partito democratico non può considerarsi autosufficiente né culturalmente né politicamente e che nella buona politica non ci sono né partiti centrali né tanto meno partiti satelliti. Questa mattina mi ha però fatto piacere leggere le dichiarazioni ai giornali del capogruppo del Partito democratico Alberto Formigli».

«Non continuiamo - ha concluso Varrasi - il braccio di ferro». La capogruppo del Prc Anna Nocentini posiziona “storicamente” tutta la vicenda acqua e fa presente come il quadro nel tempo sia mutato «La delibera sulla gestione del servizio idrico fa riferimento ad un dibattito avviato già nel 2001 ma nel corso del tempo si è arrivati a profondi cambiamenti che necessitano un ripensamento e ulteriori discussioni. Se l´unificazione tra le Ato 2 e 3 aveva senso per migliorare la qualità del servizio, nel processo di fusione l´Ato 6 entra surrettiziamente e senza motivazioni. Il primo cittadino non può non tener conto dei cambiamenti avvenuti a livello nazionale: il mutato quadro deve entrare nella discussione politica. E´ stato il governo dell´Unione - ha rimarcato Anna Nocentini - a sottolineare l´importanza della ripubblicizzazione dell´acqua. C´è stata poi una maniera profondamente sbagliata con la quale è stata gestito un evento politico. La mozione contro Cruccolini è un vulnus: introduce il concetto che senza la presenza del presidente del consiglio l´assemblea non possa esprimersi. La ragionevolezza- conclude Nocentini- deve indurre a non formalizzare la richiesta di sfiducia».

La capogruppo di Sinistra democratica Anna Soldani torna a questioni di forma «Non abbiamo bocciato la delibera ma abbiamo chiesto un rinvio per fare chiarezza su una questione così importante. In queste settimane le nostre richieste si sono concentrare su una necessità di approfondimento della delibera e sul coinvolgimento nella discussione di tutte le forze politiche di maggioranza per capire meglio quali potranno essere le conseguenze di un provvedimento fondamentale». Sulla stessa linea anche la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo, mentre il consigliere Sd Daniele Baruzzi detta le condizioni per scongiurare la crisi «L´apertura della crisi non è all´ordine del giorno ma devono essere messe da parte ritorsioni e forzature, e quindi va ritirata la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Cruccolini. Non siamo noi - ha precisato Baruzzi - a volere la crisi, ma la condizione è tornare alla politica della condivisione e del confronto, non certo della sfiducia al presidente del consiglio comunale».

Ricordiamo che ieri in consiglio il capogruppo Pdci Nicola Rotondaro non si è mosso dal suo posto e oggi chiarisce ulteriormente la decisione presa «La Sinistra aveva già vinto facendo approvare dal consiglio comunale l´atto di indirizzo collegato alla delibera per creare un gestore idrico unico per gli Ato 2, 3 e 6 della Toscana. Non c´era bisogno di fare altro. In tale atto - ha continuato l´esponente della maggioranza - si ribadisce che la delibera deve vincolarsi al rispetto del percorso normativo regionale che garantirà il carattere pubblico del bene acqua. Al consiglio regionale chiediamo, ad esempio, di avere come riferimento minimale la percentuale all´interno delle quote aziendali in mano pubblica così come previsto dal comune di Firenze, ricercando altresì le compatibilità economiche per consentire il progressivo rialzo delle quote fino al completo controllo del pubblico». L’esponente del Pdci conclude con un richiamo alla Sinistra come aveva fatto qualche giorno fa l’assessore Coggiola (del suo stesso partito) «L´approvazione di questo importate documento - ha ribadito Rotondaro - è una vittoria di tutta la Sinistra e non solo dei Comunisti italiani. A questo punto chiamiamo la Sinistra ad assumersi una maggiore responsabilità».

Qualche strascico questa vicenda lo lascerà. Nel merito, tra qualche settimana i nodi verranno al pettine, perché le posizioni sembrano distanti: la futura legge regionale sui servizi (per quel che è dato sapere) non pensiamo possa contribuire a fornire significativi punti di sintesi.


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