[23/01/2008] Acqua

Betti: «Piogge calate nel 2007 del 25%»

FIRENZE. Oggi in VI Commissione “Territorio e ambiente” del consiglio regionale della Toscana è stato ascoltato l’assessore alla difesa del suolo e al servizio idrico Marco Betti (Nella foto) in merito al deficit idrico e allo stato di piovosità in Toscana. Come anche greenreport aveva evidenziato qualche giorno fa, ormai la situazione della carenza idrica si è cronicizzata e anche se allo stato attuale non si parla di emergenza, la criticità è diffusa su tutto il territorio regionale e ciò dovrebbe indurre ad attuare provvedimenti rapidi e strutturali.

Rispetto alla media del decennio 1997-2006 (22 miliardi 124 milioni di metri cubi) i volumi registrati delle piogge in Toscana sono calati del 25,2%: mancano all’appello 5 miliardi 576 milioni di metri cubi d’acqua. Problemi si registrano in tutti i territori ma le situazioni più gravi si riscontrano nelle province di Grosseto (-33,8%), Arezzo (-31,3%) e Siena (-26,4%). «Questi dati colpiscono e ci dicono che quella dell’acqua è una delle vere emergenze per la nostra regione, tanto più che le proiezioni sugli anni futuri non ci fanno stare per niente tranquilli – dichiara il presidente della commissione, Erasmo D’Angelis (Pd) – Non si può più rimandare, serve una legge regionale che intervenga in modo deciso.

Di acqua ce n’è sempre meno: dobbiamo catturarne il più possibile ed evitare di disperderla. Tradotto in una legge, questo significa una nuova politica per gli invasi, per la manutenzione della rete idrica e per il recupero dell’acqua piovana». L’assessore Betti riporta poi i dati sulle portate medie dei fiumi che sono ancora più preoccupanti: rispetto al periodo 2004-2006 l’Ombrone nel 2007 ha fatto registrare un calo dell’83% (dati rilevati a Sasso d’Ombrone); l’Arno è a -56% (dati della stazione di Nave a Rosano) rispetto al 2001-2006; il Serchio a -18% (stazione di Monte San Quirico) rispetto al periodo 2004-2006. «E’ evidente che se un fiume come l’Ombrone perde l’’83% della sua portata i problemi ci sono- afferma il vicepresidente della Commissione Andrea Agresti (An)- e non ci dobbiamo stupire se poi qualcuno chiede lo stato di emergenza. La Maremma è un territorio vitale per l’agricoltura e l’allevamento toscani, serve un progetto mirato per le province di Grosseto e Siena».

Mentre Luca Paolo Titoni (Udc) chiede che si prendano in esame dati di più lungo periodo, per valutare se effettivamente è la prima volta che si registrano numeri così negativi o se c’è una ciclicità storica, l’assessore Betti nella sua replica, pare raccogliere solo in parte le indicazioni del Presidente della Commissione. Intanto ha annunciato l’avvio del “Patto per l’acqua”, una serie di iniziative e progetti per la razionalizzazione dell’uso della risorsa idrica, attraverso la condivisione di un percorso per cercare di risolvere i problemi.


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