[28/01/2008] Comunicati

Iraq e Iran, la difesa dell´ambiente unisce i due ex nemici

LIVORNO. Forse tra le tante ricadute inaspettate della guerra americana in Iraq bisognerà annoverare l’inatteso riavvicinamento tra Iraq e Iran, che si sono combattuti per 10 anni in una sanguinosa guerra di frontiera iniziata da Saddam Hussein per conto terzi. Un riavvicinamento che non piace assolutamente agli Usa, che accusano l’Iran di foraggiare la guerriglia e gli attentati a nord e le milizie sciite nel sud, ma che può avere ricadute sorprendenti ed inaspettate in un quadro di guerra ancora combattuta e di tensioni che ad un nuovo conflitto potrebbero portare: domenica a Teheran il responsabile del dipartimento iraniano dell’ambiente, Fatemeh Vaez-Javadi e il ministro irakeno dell’ambiente, Nermin Othman, hanno firmato un accordo di cooperazione per la protezione dell’ambiente.

Intervistata da Irna, l’agenzia ufficiale iraniana, Vaez-Javadi (Nella foto) ha detto che «l´accordo faciliterà la cooperazione tra i due Paesi sulla protezione delle loro risorse naturali. In virtù dell’accordo i due Paesi coopereranno nel controllo dell’inquinamento industriale, proibiranno la caccia alla frontiera iraniano-irakena e prenderanno misure per prevenire le malattie epidemiche degli animali selvatici. L´accordo si basa ugualmente sulla produzione dell’ecoturismo, la revisione dell’inquinamento del suolo, delle acque e dell’aria provocate dall’estrazione petrolifera, come sulla valutazione dei danni ambientali causate dalle guerre».

Per il ministro dell’ambiente di Bagdad, Iraq e Iran «hanno punti di vista comuni sulle questioni dell’ambiente» e Othman spera che «il miglioramento della situazione della sicurezza in Iraq aiuterà a proteggere le risorse naturali in questi Paesi devastati dalla guerra». Mentre non cala la tensione sul nucleare iraniano, i due Paesi sono alla ricerca di una normalità che affranchi Bagdad dall’ingerenza americana (e prepari la ritirata dei soldati Usa) e Teheran dalla minaccia di una nuova guerra del Golfo, ed è significativo che si sia scelto l’ambiente come strumento di cooperazione per pacificare la lunga frontiera tra i due paesi, concimata per anni dal sangue di centinaia di migliaia di pasdraran iraniani e dei soldati irakeni morti in una infinita guerra di trincea e di assalti suicidi.


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