[29/01/2008] Rifiuti

Come ridurre le monodosi: la proposta trasparente degli albergatori del Cilento

LIVORNO. A proposito di rifiuti, non solo campani, vorrei segnalare lo sforzo del nostro gruppo di albergatori del Cilento per ridurre i rifiuti prodotti all’interno delle loro strutture ricettive. Sulla scorta del decalogo di Legambiente Turismo, gli esercenti hanno tentato di ridurre ed eliminare progressivamente le monodosi (prodotti igienici e alimenti) messe a disposizione degli ospiti durante il loro soggiorno.

Va detto che l’eliminazione delle monodosi, soprattutto nel settore alimentare, si scontra in tutta Italia con la presenza di rigidi regolamenti sanitari a livello regionale (Haccp) che ostacolano la somministrazione di prodotti sfusi in nome dell’igiene. Succede quindi che, come ha detto di recente Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo, a proposito dell’interrogazione parlamentare presentata al Senato da Francesco Ferrante su questo tema, «l’igiene inquina!».

Nel gruppo del Cilento, problema delle monodosi al buffet della prima colazione è stato affrontato con un´azienda agricola locale che fa marmellatine utilizzando prodotti locali: i frutti del sottobosco, il fico cilentano, i fichi d´india, le castagne. L’azienda ha acquistato piccoli contenitori in vetro riciclabile da 30 mg per le marmellate da vendere alle strutture ricettive interessate.

Oltre al marchio del produttore, i vasetti portano anche il marchio della struttura ricettiva e, una volta utilizzati, sono ritirati e riconsegnati a quest’ultima come vuoto a rendere per essere puliti e riutilizzati, riempiendoli ex novo. Non è un sistema nuovo: si usava una volta per l´acqua minerale o il latte in bottiglie di vetro. All’avvio del ciclo, la struttura turistica paga il costo del vetro oltre che del prodotto, poi paga solo il prodotto ed un piccolo contributo per la pulitura, sterilizzazione e consegna: in cambio mette a disposizione dei suoi ospiti un prodotto di qualità e in più personalizzato con il proprio marchio.

L’idea potrebbe essere applicabile anche altrove e ad altri prodotti. Nel caso della Campania, dove al momento sia le produzioni agricole sia il turismo sono stati messi in ginocchio dalla forte esposizione mediatica a livello mondiale dell’emergenza rifiuti, si potrebbe avviare una campagna di sostegno alle aziende campane con un co-marketing tra produttori locali e aziende turistiche aderenti a Legambiente Turismo. Ma l’esperienza campana potrebbe essere diffusa ed amplificata anche con iniziative di gemellaggio (come suggerito a Rimini al meeting di Legambiente Turismo a novembre) tra la Campania ed altri progetti locali italiani aderenti a Legambiente Turismo.

* Pasquale Angiolillo è responsabile Legambiente Turismo Cilento

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