[30/01/2008] Vivere con cura di Marinella Correggia

Igiene, rifiuti, cellulosa

L’igiene moderna è strettamente collegata all’industria mangiaforeste della carta e della cellulosa perché consuma quantità incredibili di carta igienica, pannolini, assorbenti femminili (e pannoloni per gli anziani). Oltre agli alberi se ne vanno ingenti quantità di energia, acqua, sbiancanti e altre sostanze inquinanti.
A livello planetario ogni anno si consumano quasi 6 milioni di tonnellate di carta igienica. La domanda d’obbligo è: cosa succederà quando anche i cinesi e le altre popolazioni del Sud del mondo useranno la carta da toilette (in fondo inventata proprio dai cinesi millenni fa)?

Potremmo dire lo stesso per il mezzo milione di tonnellate di “carta da cucina”: tovaglioli, carta casa ecc. E per i pannolini dei neonati. Strumento di emancipazione della mamma occidentale, solo in Italia rappresentano il 4 per cento dei rifiuti domestici; i 2,2 miliardi di pezzi usati ogni anno richiedono centinaia di migliaia di tonnellate di cellulosa in una produzione idrovora, energivora, inquinante. E la pelle dei bambini si infiamma.

Che cosa posso fare io
- Evviva il pannolino lavabile di nuova generazione che abbatte da una tonnellata a 4 kg i rifiuti prodotti da ogni pupo nella sua vita pre-vasino, fa risparmiare fino al 70 per cento rispetto agli usa e getta, si trova anche di cotone bio e non sbiancato, richiede poca acqua nel lavaggio e…non sacrifica i genitori (tolta una veletta di carta raccoglifeci, va in lavatrice a 60 gradi con il bucato).

- La carta igienica riciclata (“che salva gli alberi” dice Silvia, sei anni, che ha obbligato i genitori ad acquistarla) e non sbiancata con il cloro è ormai distribuita ovunque e costa quanto l’altra. Un obbligo civico.
- La carta da cucina può essere validamente sostituita da spugne e strofinacci.
- Sconosciuta alle più, ecco la geniale ecoalternativa agli assorbenti o tamponi per il ciclo: il keeper o “trattenitore”, detto anche “coppa della luna”: Chi l’ha provato lo trova una liberazione. E’ una coppetta flessibile di gomma naturale o silicone che si indossa come un tampone ma non ha effetti collaterali e si lava anziché gettarla; dura almeno 10 anni.

Azioni in comune
- Possiamo chiedere alla nostra amministrazione di imitare i diversi Comuni ormai promuovono i pannolini lavabili. Alcuni li acquistano all’ingrosso e li rivendono alle famiglie a metà prezzo. Altri offrono kit in omaggio agli asili nido.
- Sul luogo di lavoro chiediamo che, in omaggio all’obbligo degli acquisti pubblici verdi, si usi la carta igienica riciclata.

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