[08/02/2008] Parchi

L’Orso d’Abruzzo aiuta i gorilla del Congo

LIVORNO. I parchi della regione del Kivu, nella Repubblica democratica del Congo, sono da anni martoriati da guerre, disboscamento, bracconaggio e miniere clandestine. In loro aiuto arriva i progetto di cooperazione "Pevi-Kacheche", finanziata dalle Oasi del Wwf di Lago di Penne, Lago di Serranella, Diga di Alanno, Calanchi di Atri, Gole del Sagittario, Sorgenti del Pescara e Cascate del Rio Verde e dall´Ufficio Cooperazione Internazionale della Regione Abruzzo nell´ambito del bando annuale 2007.

Nel parco nazionale dei Monti Virunga, patrimonio Mondiale dell´Umanità dell’Unesco, verranno piantati 100 mila alberi per realizzare una fascia tampone intorno al parco, e creando, con la realizzazione di un vivaio, lavoro per gli abitanti dell’area. Per questo tra aprile e maggio l’Abruzzo ospiterà 5 operatori congolesi per formarli nelle Oasi del Wwf.

«La Regione Abruzzo - dice Gianni Melilla, presidente del Comitato regionale cooperazione internazionale - è estremamente sensibile alle tematiche ambientali, avendo puntato sulla costituzione di un sistema regionale di aree protette. In Abruzzo recentemente bracconieri senza scrupoli hanno ucciso 3 orsi scatenando l´indignazione nazionale ed internazionale. In Congo il bracconaggio, commissionato spesso da personaggi occidentali, sta ponendo a grande rischio un primate tra i più vicini all´uomo, il Gorilla di Montagna. Due specie lontane ma accomunate dalle stesse abitudini forestali e da minacce simili. Questo parallelismo ci ha colpito, così come la volontà dei comuni gestori delle Riserve di non pensare solo alla salvaguardia del proprio territorio ma di destinare parte delle loro risorse alla cooperazione internazionale. Alcune riserve abruzzesi hanno deciso di fare ciò che da decenni in Occidente si promette, quello di destinare una quota di almeno lo 0,7% del bilancio in cooperazione internazionale. E´ un esempio che abbiamo voluto sostenere».

Per Carmine Annicchiarico, responsabile cooperazione decentrata del Wwd, «Le azioni promosse dal progetto della regione Abruzzo si inseriscono in un programma avviato dal Wwf, insieme all´Unesco e all´Iccn (Institut Congolais pour la Conservacion de la Nature, n.d.r.) da una decina di anni, che ha portato finora alla piantumazione di 10 milioni di alberi e al sostegno delle comunità gravemente minacciate dalla guerra civile, che in pochi anni ha portato circa 5 milioni di morti. Si tratta di un progetto integrato, che vede la tutela della Natura e un futuro sostenibile per le comunità locali, che possono sostenersi grazie ai prodotti della gestione del bosco (legname, prodotti ortofrutticoli, piante medicinali) e alla gestione dei vivai che nascono prima per la riforestazione e poi come micro-impresa gestita direttamente dai congolesi. Chiediamo a tutti gli enti abruzzesi e anche ai semplici cittadini di sostenere questo progetto, anche solo partecipando ai tanti eventi di sensibilizzazione che verranno proposti nelle Oasi nei prossimi mesi»


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