[13/02/2008] Trasporti

Viareggio, la mobilità sostenibile secondo l´assessore Di Fonzo

LIVORNO. Cambiare le abitudini dei viareggini per una mobilità più sostenibile e quindi una qualità della vita migliore, sia ambientalmente, sia socialmente. E’ la sfida che l’assessore comunale alla mobilità urbana e ai parcheggi Gianfranco Di Fonzo ha intrapreso, mettendo in atto il nuovo “piano della sosta” che ha preso il via all’inizio di febbraio e che andrà avanti – con una sorta di work in progress – fino al febbraio 2009.

Ma cominciamo dall’inizio, qual era la situazione traffico-mobilità di Viareggio?
«Quella di una città senza una minima regolamentazione della sosta: 1000 posti a pagamento su un tortale di 8000 gratuiti. Nessuna regola, nessuna disciplina e quindi problemi di congestione del traffico, inquinamento dell’aria, strade quasi occluse causa parcheggi anche sui marciapiedi...».

Quali sono stati i primi interventi?
«Prima abbiamo fatto un’indagine e inviato ai residenti un questionario per capire quali fossero le loro priorità sull’uso dell’auto. Poi abbiamo cominciato ad eliminare il parcheggio auto dalle strade strette sostituendolo in alcuni casi con aree di sosta per motorini e biciclette. Un’azione che ha subito dato frutti sul piano della scorrevolezza. Abbiamo recuperato, ad esempio, 3mila posti per i motorini che prima non esistevano in modo da facilitare intanto questa locomozione e quella della bici rispetto a quella dell’auto. Quindi abbiamo creato i parcheggi scambiatori alle porte della città dove tutti possono lasciare l’auto gratuitamente e prendere l’autobus per andare in centro sempre senza pagare un euro».

E per i residenti?
«Abbiamo dato un contrassegno a patente. Così se uno ha tre auto il contrassegno lo può avere solo per una».

Certo non è stata e non sarà facile portare avanti questa scelta.
«Ci si fanno molti più nemici che amici, anche perché per prima cosa abbiamo tolto i parcheggi anche agli assessori e ai dirigenti del comune, perché bisogna dare noi per primi il buon esempio. Le discussioni sono state molte e continuano con diverse categorie, ma con il tempo e con le modifiche che saranno sicuramente fatte durante questa sperimentazione sono convinto che vinceremo la sfida nel giro di tre anni. Conviene a tutti, anche ai commercianti che magari ora si lamentano».

A propositivo di convenienza, quanto vi è costato finora?
«Abbiamo speso e spenderemo ancora, visto che abbiamo già ordinato anche 7 nuovi autobus euro 4 con i fap. Abbiamo comprato 75 biciclette e faremo diverse altre cose, tenendo presente che quello che incasseremo dagli abbonamenti a mala pena coprirà le spese».

Però risparmierete in futuro su incidenti, malattie cardiovascolari e altre criticità che una mobilità più sostenibile risolve. Perché dunque non incrociare questo bilancio sociale-sanitario con quello puramente economico dell’azienda dei trasporti o delle casse comunali?
«E’ giusto quello che dice perché l’impatto sociale di queste iniziative è davvero notevole».

Potrebbe essere una proposta da fare in consiglio comunale?
«Vediamo, ripeto l’impatto sociale c’è ed è positivo»

Prossime iniziative?
«Altri parcheggi scambiatori già individuati e da sistemare e chiusure progressive di parti del centro con nuove piste ciclabili».

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