[22/02/2008] Energia

Al G8+5 sul clima, Lula attacca i ricchi e difende i biocarburanti

LIVORNO. Nel suo intervento di apertura al Forum Globe G8+5 sul cambiamento climatico, in corso a Brasilia, il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha detto che «i Paesi ricchi aspettano che i Paesi poveri aderiscano al Protocollo di Kyoto, ma si rifiutano si impegnarsi. E’ facile per i Paesi ricchi firmare un documento ed attribuire i problemi ambientali ai Paesi poveri».

Il Forum Globe G8+5 climate change dialogue, riunitosi per la prima volta nel 2005 in Gran Bretagna, riunisce i legislatori di 13 Paesi, tra i quali Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Italia, Messico, Russia ed Usa, e Lula ha scelto questa selezionata e potente platea per avvertire che saranno i paesi in via di sviluppo che subiranno «le eventuali conseguenze negative per l’ambiente, come la deforestazione ed il riscaldamento globale perché i protocolli internazionali non sono validi che per i poveri, mentre i ricchi non hanno cominciato ad impegnarsi».

Gli accenti terzomondisti di Lula hanno fatto da prologo ad una difesa dei biocarburanti: «fanno parte delle scelte percorribili – ha detto il presidente brasiliano - perché le materie prime del combustibile “pulito” possono essere largamente coltivate in Africa, in America latina e nei Caraibi».

Lula ha sottolineato l’importanza della protezione ambientale, ma anche che «è necessario prendere in considerazione le esigenze sociali ed economiche delle popolazioni locali e ricordarsi che un gran numero di persone nel mondo ha bisogno di mangiare».

La stessa cosa che sosteneva l’ex presidente cubano Fidel Castro in un suo famoso intervento sui biocarburanti, ma dicendo, al contrario di Lula, che trasformare cibo in energia per le auto è un vero e proprio crimine contro i poveri e gli affamati.

A Brasilia Lula ha riversato le sue dure accuse su un summit che tenta di trovare l’accordo sulle misure per il post Kyoto del 2012 che dovrebbero essere sottoposte all’approvazione del G8 che si terrà in Giappone.

Alla due giorni di Brasilia ci sono anche il commissario all’ambiente dell’Ue, Stavros Dimas e l’europarlamentare Vittorio Prodi. L’Italia è rappresentata dai deputati Francescato e Mereu e dai senatori Ronchi e Baccini e dal capo dell’Interdivisione parlamentare Maria Teresa Calabrò..

Il vicepresidente del Forum Globe, Hon Elliot Morley, ha spiegato che «Col Forum Globe di Washington nel febbraio del 2007 ed il Forum Globe di Berlino nel mese di giugno, abbiamo promosso un significativo dibattito sul cambiamento climatico, mostrando ai nostri leader dove possono essere raggiunti i consensi politici. A Brasilia proveremo a definire un quadro politico in materia di cambiamento climatico che supporti tali proposte, includendo i biocarburanti ed i meccanismi di mercato da presentare in Giappone».

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