[29/03/2006] Energia

Il Parlamento europeo per una politica energetica «ambiziosa»

BRUXELLES (Belgio). L’Europarlamento accoglie con favore il Libro verde della Commissione per la politica energetica sicura, pur rilevando che «non propone nuovi obiettivi e non avanza proposte concrete che rispondano ai recenti appelli in vista di una politica energetica comune» e sollecita Commissione e Consiglio ad assicurare un processo politico rapido per ad una politica energetica europea «più ambiziosa», con un piano d’azione concreto per lo sviluppo delle reti transeuropee, delle fonti rinnovabili, della ricerca ed il miglioramento dell’efficienza energetica, tenendo ancora aperta l’opzione nucleare. Un elemento essenziale della politica energetica comune dovrebbe consistere in una «solidarietà rafforzata tra gli Stati membri in caso di difficoltà correlate alla sicurezza fisica delle infrastrutture e alla sicurezza dell’approvvigionamento» mentre la politica
energetica a livello nazionale, si dovrebbe basare «sull’equità e sulla responsabilità condivisa», anche in relazione al rispetto del protocollo di Kyoto.

La cooperazione dovrebbe anche essere integrata nei piani d’azione elaborati nel quadro della politica europea di vicinato. I deputati sollecitano gli Stati membri a dar vita ad un mercato interno pienamente funzionante per elettricità e gas «in modo da promuovere la competitività, la trasparenza e l’efficienza energetica», ad abbandonare misure protezionistiche a sostegno di aziende leader a livello nazionale e sollecita la Commissione ad assicurare una concorrenza equa e non discriminatoria e ad evitare la formazione di mercati dell’energia oligopolistici, ma anche «a reagire con forza al dominio del mercato e alle imperfezioni del mercato» ed a «fornire una risposta coordinata e veramente europea all´emergere del patriottismo economico nazionale».

Viene riconosciuta la crescente importanza del gas e dello «sviluppo di terminal e di strutture di immagazzinamento di gnl oltre che di nuovi oleodotti». Anche in vista dell’intesa tra Russia e Algeria che «potrebbe essere il primo passo verso la costituzione di una Opec del gas». Per l’energia nucleare le decisioni dovranno essere prese «solo a livello degli Stati membri nel quadro della sussidiarietà» e si riconosce il ruolo del nucleare in alcuni Stati membri «per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di elettricità nel quadro del mix energetico e come strumento per evitare le emissioni di CO2».

I deputati europei rilevano inoltre il potenziale economico rappresentato dal risparmio almeno del 20% dell’energia consumata e segnalano che il potenziale crescerà con l’aumento dei prezzi dell’energia, i miglioramenti tecnologici e le economie di scala. Sottolineando «l’importanza eccezionale» delle fonti di energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, il Parlamento chiede alla Commissione e al Consiglio di proporre nuovi obiettivi e azioni ambiziosi in tale ambito per il periodo successivo al 2010, al fine di garantire uno sviluppo più rapido in ciascuno Stato.

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