[27/02/2008] Consumo

Tutte le megalopoli del mondo

LIVORNO. Il 2008 sarà un anno di una silenziosa svolta per la storia dell’umanità: la metà della popolazione mondiale vivrà in aree urbane, e la corsa verso le città sembra inarrestabile.
Il “World Urbanization Prospects: The 2007 Revision Population Database” del Dipartimento degli affari economici e sociali e l’Onu indica che la popolazione urbana mondiale dovrebbe praticamente raddoppiare tra il 2007 al 2050, passant de 3,1 miliardi a 6,4 miliardi.

« La crescita della popolazione è un fenomeno urbano concentrato nei Paesi in via di sviluppo» si legge nel rapporto.

Leggendo l’enorme messe di dati che analizza il fenomeno Paese per Paese la frase assume un carattere quasi drammatico: la crescita della popolazione si registrerà soprattutto nelle regioni meno sviluppate, per l’Asia entro il 2050 si prevedono addirittura un miliardo e 800 milioni di persone in più di oggi.

Nel 1950 la popolazione urbanizzata dell’intero pianeta era di 736 milioni e 796 mila persone, il miliardo veniva superato negli anni ’60 e nel 1970 si era già a un miliardo 331 milioni e 783 mila, nel 2000 si era raggiunta la cifra di 2.274.554.000, nel 2005 la popolazione cittadina era di 3.164.635.000.

Secondo l’Onu questo è il futuro delle città del mondo: 3 miliardi 494 milioni e 607 mila abitanti nel 2010; 4. 209.669.000 nel 2020; 4.965.081 nel 2030; 5.708.869.000 nel 20040; 6 miliardi 398 milioni e 291 mila esseri umani urbanizzati nel 2050.

«E’ imperativo che l’esplosione demografica nei Paesi in via di sviluppo sia accompagnata da netti progressi socioeconomici – ha detto durante una conferenza stampa Hania Zlotnik, direttrice della Divisione della popolazione dell´ONU – A questo fine sarà necessario che il tasso di fertilità in questi Paesi cali in maniera molto significativa».

Attualmente sono i Paesi più sviluppati (74%) e quelli dell’America latina (78%) a registrare i più alti tassi di urbanizzazione, mentre l’Africa e l’Asia sono ancora in gran parte rurali, con 6 abitanti su 10 che vivono ancora fuori dai grandi centri urbani.

Però, malgrado il suo basso tasso di urbanizzazione, in Asia vive già circa la metà della popolazione urbana, mentre nella cittadina Europa solo il 16%, e il vecchio continente si piazza al decimo posto tra le regioni del globo in cui il rapporto Onu divide il mondo.

Anche la dimensione degli agglomerati urbani presenta grandi differenze, le 19 megalopoli, cioè gli agglomerati urbani con oltre 10 milioni di abitanti si trovano soprattutto in Asia (11), seguono l’America latina (4), America del Nord (1) Africa (1) ed Europa (1). E il rapporto sottolinea che «Oltre la metà della popolazione urbana mondiale vive e continuerà a vivere in piccoli centri urbani di meno di 500.000 abitanti».

La megalopoli più abitata del mondo è quella della grande Tokyo (Tokyo-to - ku-bu, che comprende più di 87 città satellite, incluse Yokohama, Kawasaki e Chiba) che ha raggiunto i 35,7 milioni di abitanti, seguono New York-Newark, Usa, Città del Messico e Mumbai (Bombay), India (tutte e tre con 19 milioni di abitanti); São Paulo, Brasile (18,8); Delhi, India (15,9); Shanghai, Cina (15,0); Kolkata (Calcutta), India (14,8); Dacca, Bangladesh (13,5); Buenos Aires, Argentina (12,8); Los Angeles-Long Beach-Santa Ana, Usa (12,5); Karachi, Pakistan (12,1); Al-Qahirah (Il Cairo), Egitto (11,9); Rio de Janeiro, Brasile (11,7); Osaka-Kobe, Giappone (11,3); Pechino, Cina e Manila, Filippine (11,1); Mosca, Russia (10,5); Istambul, Turchia (10,1).

Una geografia che già nel 2025 sarà già completamente sconvolta: le megalopoli del mondo diventeranno 27 e le città dei Paesi in via di sviluppo faranno un ingresso massiccio, con conseguenze sociali, politiche e ambientali difficilmente prevedibili.

In testa rimarrà la capitale giapponese Tokio con 36,4 milioni di abitanti, a seguire tre città del subcontinente indiano: Mumbai (26,4), Delhi (22,5), Dacca (22,0), poi due megalopoli latinoamericane: São Paulo (21,4) e Città del Messico (21,0). New York-Newark scenderà al settimo posto (20,6) con gli stessi abitanti di Kolkata (Calcutta), seguite da Shanghai (19,4) e Karachi, Pakistan (19,1). All’undicesimo posto ci sarà la capitale della Repubblica democratica del Congo, Kinshasa, con 16,8 milioni di abitanti, seguita da altre due città africane: Lagos, Nigeria (15,8) e il Cairo (15,6).

A seguire Manila (14,8); Pechino (14,5); Buenos Aires (13,8); Los Angeles-Long Beach-Santa Ana (13,7); Rio de Janeiro (13,4); Jakarta, Indonesia (12,4); Istambul (12,1); Guangzhou, Guangdong, Cina (11,8); Osaka-Kobe, Giappone (11,4); Mosca e Lahore, Pakistan (10,5); Shenzhen, Cina (10,2); Chennai (Madras), India (10,1); Parigi (10,0)

In Italia la popolazione urbana è passata dai 25 milioni e 485 mila persone del 1950 ai 39.652.000 del 2005. Nel 2010 gli italiani urbanizzati saranno 40 milioni e 354 mila, nel 2020 arriveremo a 41.558.000 e nel 2050 gli abitanti delle città italiane saranno 44 milioni e 340 mila.


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