[27/02/2008] Trasporti

Rottamazione due ruote, i tecnici si chiedono a cosa (o a chi) serve

LIVORNO. Sulla rottamazione delle "due ruote" introdotta a Montecitorio si fa notare che «la percentuale degli acquisti indotti rispetto al totale appare alquanto elevata essendo pari al 51%» e che «non viene fornito alcun dato relativamente al parco motocicli teoricamente agevolabile». E’ quanto riportano il Sole24Ore e Italia Oggi relativamente a quali sono i dubbi dei tecnici della quinta commissione Servizio bilancio del Senato. Dunque secondo Palazzo Madama, o meglio secondo i tecnici della commissione, l’incentivo che dovrebbe spingere al cambio della moto o del motorino o alla rottamazione del mezzo tout court (ricevendo in cambio agevolazioni per il servizio di trasporto pubblico), porterebbe ad una percentuale degli acquisti indotti alquanto elevata, ma quello che stupidisce ancora di più è che dopo mesi di discussioni si viene a sapere che non è stato fornito nel decreto (che dovrebbe essere inserito nel Milleproroghe “alcun dato relativamente al parco motocicli teoricamente agevolabile”.

Quindi non si sa nemmeno quale sia l’impatto di questa manovra, né da un punto di vista ambientale, né teoricamente da quello economico. Cambiare un mezzo inquinante con uno meno inquinante non è certo un’idea balzana, ma devi sapere quanti mezzi agevolerai con una manovra e quale sia l’impatto, diversamente che senso ha? Lo fai a prescindere? Siccome tra l’altro a pensar male spesso ci si azzecca, il dubbio che in realtà nulla si sappia sui benefici ambientali e molto invece sugli acquisti indotti viene eccome, tanto che verrebbe voglia di spingersi oltre chiamando in causa le lobby dei costruttori di motorini e moto. Sarà certamente un caso, infatti, ma segnaliamo tuttavia che ieri la più importante azienda nazionale costruttrice di mezzi a due ruote ha avuto un crollo al mercato azionario. Guarda caso appunto, proprio nel giorno in cui la commissione bilancio poneva dei seri dubbi sulla manovra degli eco-incentivi per i mezzi a due ruote (che comunque oggi potrebbe passare lo stesso con l’approvazione definitiva del “Millaproroghe”). Resta dunque solo da sperare che, incidentalmente, l’operazione che indurrà all’acquisto di nuovi mezzi spinga magari quelli che non lo usano ad abbandonarlo per scegliere il mezzo pubblico. Oppure a preferire il mezzo elettrico, che almeno ha il vantaggio di togliere un po’ di smog dai centri cittadini.

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