[27/02/2008] Parchi

La Cina difende le sue piante

LIVORNO. L’Ufficio nazionale delle foreste, l’Accademia delle scienze della Cina e l’amministrazione di Stato per la protezione dell’ambiente hanno reso nota la sua strategia nazionale della Cina per la conservazione della flora per mettere un freno alla scomparsa sempre più veloce dell’eccezionale biodiversità di fauna e flora del grande Paese asiatico. In Cina sono presenti oltre 30 mila specie diverse di piante vascolari, il 10% del totale mondiale. Negli ultimi trent’anni il numero di specie vegetali scomparse o a rischio di estinzione è cresciuto molto a causa dell’inquinamento diffuso e dell’aumento della popolazione. Tra il 15 ed il 20% delle piante rare della Cina sono minacciate di estinzione o stanno scomparendo.

Ci sono voluti 4 anni per arrivare alla versione finale della strategia che descrive lo stato attuale di conservazione delle piante, i problemi e gli impedimenti con i quali si confronta la Cina per salvaguardare la flora messa in pericolo dal rapidissimo sviluppo economico, e per realizzare una lista di azioni da intraprendere.

Il direttore dell’Ufficio nazionale delle foreste, Jia Jiansheng, ha detto all’agenzia ufficiale Xinhua che «Il documento si iscrive nel quadro dei 16 obiettivi della Strategia globale per la conservazione della flora e guiderà la conservazione e la gestione delle piante selvatiche per il futuro».

Secondo la Strategia globale il Paese deve arrivare ad avere oltre 2.300 riserve nazionali che copriranno il 15% del territorio cinese, il progetto cinese è quello di «conservare effettivamente» il 90% delle sue varietà di piante vascolari mettendole sotto protezione dello Stato entro il 2010.

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