[28/02/2008] Energia

L’agroindustria mondiale si incontra in India

ROMA. Toccherà al primo ministro dell’India Manmohan Singh, ai direttori generali della Fao Jacques Diouf e dell’Organizzazione per lo sviluppo industriale delle Nazioni Unite (Unido) K. Yumkella e al presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) Lennart Bage, inaugurare il primo Global Agro-Industries Forum (Gaif), la prima conferenza mondiale sull’industria agro-alimentare, che si terrà a New Delhi dall’8 all’11 aprile 2008.

Al Gaif, convocato «per promuovere il ruolo centrale dell’industria agro-alimentare per lo sviluppo economico e la riduzione della povertà», parteciperanno 500 rappresentanti del settore, di governi, delle istituzioni tecniche e di finanziamento, della società civile e delle agenzie dell’Onu che discuteranno del potenziale dell’industria agro-alimentare e delle sfide che dovrà affrontare.

«Globalizzazione, liberalizzazione dei mercati e l’urbanizzazione – si legge in un comunicato congiunto di Fao, Ifad ed Unido - hanno da una parte aperto ai paesi nuove opportunità di commercio dei prodotti agricoli ed alimentari, ma dall’altra hanno rappresentato delle sfide ed un aumento dei rischi. I Paesi con un’industria agro-alimentare inefficiente resteranno indietro, si stima infatti che i paesi ad alto reddito guadagnano dalla lavorazione di una tonnellata di prodotti agricoli in media 180 dollari in valore aggiunto, i paesi in via di sviluppo creano valore aggiunto per soli 40 dollari per tonnellata di prodotto trasformato».

Tra le principali questioni che verranno discusse al Global Agro-Industries Forum di New Delhi ci saranno la necessità di un dialogo fra il settore privato e pubblico, per favorire lo sviluppo di una competitiva industria agro-alimentare, e le nuove e accresciute opportunità del mercato per i piccoli produttori nelle zone rurali con il miglioramento della loro produzione e delle capacità di lavorazione e di commercializzazione. «Una migliore distribuzione dei prodotti a prezzi più bassi - spiega la Fao - potrebbe essere vantaggiosa per i consumatori poveri e creare allo stesso tempo opportunità di occupazione».

«Lo sviluppo delle agro-industrie ha il potenziale per creare occupazione per le popolazioni povere delle zone rurali in attività non agricole quali la manutenzione, l’imballaggio, la trasformazione, il trasporto e la commercializzazione dei prodotti alimentari ed agricoli – scrivono nella presentazione del Gaif gli organizzatori - Questo sviluppo comporta anche dei rischi e degli inconvenienti che toccano sovente i Paesi e le popolazioni più vulnerabili. E’ per questo che è importante interessarsi delle esperienze passate, dei successi e conoscere le tendenze, al fine di elaborare politiche e strategie vincenti di promozione delle agro-industrie».

Il Gaif di New Delhi proporrà lo sviluppo di una visione comune dei fattori essenziali allo sviluppo futuro delle agro-industrie, degli elementi chiave della competitività e degli eventuali settori di attività.

Il summit analizzerà le esperienze passate ed i successi nella creazione di agro-industrie competitive nei Paesi in via di sviluppo e punterà a rafforzare la collaborazione e le attività congiunte tra le organizzazioni multilaterali gli imprenditori privati ed il settore finanziario, per avviare iniziative su scala nazionale e regionale per promuovere e sviluppare l’agro-industria.


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