[03/03/2008] Energia

Il Wwf alla regione: ridurre la geotermia per salvare acqua e natura dell’Amiata

FIRENZE. Dopo aver scritto al prefetto di Siena e al presidente della regione Toscana, il Wwf interviene sull’impoverimento degli acquiferi del Monte Amiata e torna a chiedere a Claudio Martini di prendere «tutte quelle azioni volte a garantirne la tutela sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, prevedendo anche la temporanea riduzione dell´attività geotermoelettrica al fine di monitorare il comportamento della falda».

Secondo il presidente del Wwf Toscana Guido Scoccianti «L’emergenza idrica che è venuta a crearsi ad Abbadia San Salvatore in pieno inverno è un segnale gravissimo che può accentuarsi ed estendersi anche ad aree più vaste coinvolgendo le stesse attività economiche e produttive oltre che compromettere irreversibilmente l’intero patrimonio forestale dell’Amiata ed i suoi eccezionali valori di biodiversità. Considerando la risorsa acqua un bene primario insostituibile e che l’acquifero del Monte Amiata costituisce uno dei più importanti serbatoi idrici del centro Italia cui sono collegate 700.000 utenze delle province di Siena, Grosseto e Viterbo, si rende infatti necessario ed indifferibile che la Regione intervenga in base ad un principio di cautela e prevenzione».

Il Wwf si schiera quindi apertamente a fianco dei Comitati per la salvaguardia ambientale del Monte Amiata che secondo il Panda esprimerebbero preoccupazioni «convalidate da autorevoli studi, tra cui quello commissionato dalla stessa regione Toscana, in merito alle più che probabili connessioni tra l’attività geotermica e la riduzione dell’acquifero. La riduzione dell’attività geotermica pertanto permetterebbe di monitorare i tempi di ricarica dell’acquifero stesso, l’innalzamento della falda freatica e la verifica della correlazione tra sfruttamento geotermico e bacino acquifero».

Il Wwf è anche preoccupato per le possibili ricadute delle attività geotermiche sulle riserve naturali e siti della Rete Natura 2000, che rientra tra le aree prioritarie per la conservazione della biodiversità individuate nell’ambito del Programma di Conservazione ecoregionale del Wwf Internazionale, riconosciute da un apposito protocollo di intesa con la regione Toscana che «si è impegnata a promuovere azioni e progetti funzionali alla tutela delle aree prioritarie individuate in Toscana, verificando anche le attività antropiche che possono interferire con la conservazione della biodiversità. Un’attività precauzionale di tutela dei valori naturalistici dell’area, oltre che della salute dei cittadini, - sottolinea Scoccianti - si rende perciò assolutamente necessaria ed imprescindibile anche in vista del rinnovo delle concessioni relative all’attività geotermica con l’Enel, rinnovo che non può prescindere da valutazioni certe ed incontestabili in merito agli impatti ambientali e sulla salute delle suddette attività».


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