[03/03/2008] Comunicati

Una misteriosa epidemia fa strage di bestiame in Congo

LIVORNO. Aprendo un seminario a Pechino, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della salute animale, Bernard Vallat (Nella foto), ha sottolineato che «la globalizzazione e il cambiamento climatico mondiale hanno portato tutti i Paesi a confrontarsi con la crescente minaccia delle malattie animali transnazionali». Ma quello che sta succedendo nel distretto del Bas-Fleuve, nel territorio di Lukula e Tshela nel Basso Congo Rdc potrebbe essere qualcosa di ancora circoscritto che potrebbe diventare presto preoccupante: circa il 70% di mucche, capre e montoni sono morti per un’epidemia di origine sconosciuta che sta colpendo gli animali da allevamento del distretto dall’inizio dell’anno.

Secondo l’ispettore distrettuale del Bas-Fleuve, François Mbadu, «questa peste si manifesta attraverso più sintomi, come la tosse, la perdita di peli, una diarrea nauseabonda, il dimagrimento, la perdita di appetito, seguiti dalla morte della bestia dopo tre o quattro giorni». Secondo l’agenzia stampa congolese Acp, Mbadu ha chiesto agli abitanti locali di non consumare la carne di mucca o di capre morte in condizioni poco chiare.

La Ong congolese “le Berger", in collaborazione con i veterinari di Lukula, sta cercando di capire come mettere fine a questa malattia sconosciuta che si potrebbe espandere ad altre aree della Rdc. Ma Mbadu ha fatto rilevare che «il governo provinciale del Bas-Congo trova delle difficoltà finanziarie per avviare azioni a largo raggio per eradicare questa epidemia. Occorre organizzare una campagna di vaccinazione del bestiame per risparmiare le bestie ancora salve». Il distretto del Bas-Fleuve è situato in piena foresta di Mayombe, un prolungamento della foresta equatoriale in questa parte delle Repubblica democratica del Congo.

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