[05/03/2008] Vivere con cura di Marinella Correggia

Un progetto di educazione al bello

ROMA. Elide, pittrice ed educatrice, vive fra Mosca e il Monferrato. Con i suoi allievi sta portando avanti un progetto in cui tutti possiamo essere coinvolti: un libro con i bambini per l’educazione all’ecologia attraverso la percezione del bello e del brutto. Chi intende aderire e mandare disegni maturati insieme ai bambini può scrivere a: mari.liberazioni@yahoo.it

In questo progetto si può coinvolgere chi ha nei dintorni bambini, siano essi figli, nipoti o altro ancora. Lo schema del libro per ora è il seguente. Il bello e il brutto; Bellezza vera e bellezza falsa; Funzionalità più bellezza e funzionalità senza bellezza; Bellezza felice e bellezza sofferente; Bellezza innocua e bellezza dannosa. Ci saranno parti più volanti, tipo: Lo sporco rende brutta ogni cosa; Il disordine rende brutta ogni cosa; La ‘polvere’ del tempo può rendere più bella una cosa non tanto bella; Il legame affettivo con una cosa brutta ci può rendere bella questa cosa.

Ed ecco i tre principi fondamentali attraverso cui lavorare.

1. con il nostro aiuto è il bambino stesso a scegliere il materiale su cui lavorare, il nostro compito è quello di ‘provocarlo’ e in parte ‘condurlo’ (alla maniera socratica), a sua volta sarà poi lui stesso a provocarci e a condurci.

2. La tecnica del ‘confronto’: i due (o più) oggetti di confronto (bello-brutto) che il bambino con o senza di noi sceglierà, dovranno sempre essere della stessa ‘famiglia’ (un animale in gabbia e un altro libero, un albero soffocato e un altro nel bosco, un fiume inquinato e un altro pulito, un oggetto riciclato e un altro usa e getta, un bosco pulito e un bosco sporco, ecc.).

3. Saremo tenuti a un doppio sforzo: aiutare il bambino affinché l’elaborato finale risulti bello e indurlo a spiegarci il più chiaramente possibile perché per lui una data situazione è bella e perché un’altra è brutta.

Si può cominciare portando l’attenzione del bambino su cose concrete e chiedergli di mostrarci, magari in ordine alfabetico, una situazione bella e una brutta, indicandogli noi il tema (es. albero, o cane, o fiume, o pesce, o collina, o rifiuto, o spreco, ecc.). Questo tema si può anche ampliare, portando l’attenzione del bambino nel campo più emozionale: emozioni belle-emozioni brutte, suoni-rumori, odori-profumi, sensazioni tattili belle-brutte, sapore bello-brutto, musica bella-brutta, favola bella- brutta, azione bella-brutta, ecc. Si possono anche scegliere due situazioni belle: due bei paesaggi, due bei libri, ecc., e si lascia indicare al bambino quale dei due per lui è comunque il più bello inducendolo poi a spiegarci il perché della sua scelta.

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