[10/03/2008] Parchi

Gli orsi escono dal letargo e il Wwf chiede di difenderli da veleni e bracconieri

ROMA. Gli orsi stanno per uscire dal loro letargo invernale e il Wwf coglie l’occasione per interrogarsi sul destino dei grandi plantigradicinque mesi dopo l´uccisione di 3 orsi e decine di altri animali tra cui lupi e volpi nel parco nazionale d´Abruzzo, Lazio e Molise, ponendo 5 domande: «A che punto sono le indagini sull´avvelenamento dei tre orsi? Come ci si è organizzati per aumentare il controllo del territorio? Cosa si è fatto per migliorare la filiera del mercato dei veleni e dei prodotti nocivi? Quali azioni sono state compiute per garantire un maggiore controllo della vendita e detenzione dei veleni? Si darà piena applicazione alla Direttiva 91/414/CEE, definendo anche un puntuale schema sanzionatorio per garantire un uso controllato dei prodotti chimici utilizzati in agricoltura?».

Il Wwf chiede a Vittorio Ducoli, il nuovo direttore del parco d´ Abruzzo, Lazio e Molise, «un immediato impegno e un´azione concreta per smascherare i responsabili dell´eccidio degli orsi e per evitare il ripetersi di tali fatti».

Ma la critica degli ambientalisti è rivolta soprattutto al nuovo Piano di sviluppo rurale il quale prevederebbe «anche alcune misure, come la possibilità di dare contributi per l´apertura di nuove piste forestali, che possono causare gravi danni a questa specie soprattutto perchè aumentano l´accessibilità nei boschi a bracconieri, avvelenatori e piromani. L´Orso bruno è una specie forestale; per questo il Wwf chiede che la nuova legge forestale in discussione alla regione Abruzzo contenga norme ed indirizzi utili per la tutela di questa specie».

Gli ambientalisti chiedono di approfittare della chiusura della caccia «per attivare misure per la prossima stagione venatoria per rendere concreto ed effettivo il divieto di cacciare gli ungulati con il sistema della braccata» cioè soprattutto la caccia al cinghiale con squadre di cacciatori e cani. «Negli ultimi due anni, grazie anche alla pressione del WWF, la Regione ha vietato formalmente questa forma di caccia nelle aree interessate dalla presenza dell´Orso – sottolinea il Wwf - ma molto bisogna ancora fare per applicare realmente questa misura organizzando specificatamente il controllo e attivando una capillare opera di informazione e sensibilizzazione dei cacciatori».

Torna all'archivio