[10/03/2008] Parchi

Caccia alle balene: Londra rimanda tutto a Santiago

LIVORNO. Il meeting internazionale di Londra sulla caccia alle balene ha cercato di ricucire lo strappo che divide la International Whaling Commission, ma non sembra aver fatto progressi sulle questioni principali. I delegati hanno concordato sulla necessità di ridurre il ricorso a continue votazioni, spesso contraddittorie, che generano confusione ed aspri confronti, ma non ha risolto la questione chiave: quale ruolo deve giocare la commissione internazionale sulla caccia alle balene.

Secondo un delegato sentito da “Actualitenvironnement” «l’atmosfera è stata più distesa di quel che pensavamo. La presenza di tre grandi negoziatori ha veramente aiutato a concentrarsi sulle questioni chiave. Ma le discussioni non si sono realmente avvicinate alla questione centrale, cioè se la Commissione dovrebbe permettere più caccia alla balena o diventare una seria organizzazione di protezione degli animali».

Il meeting di Londra ha però lanciato un appello ai militanti anti-caccia alle balene ad essere meno aggressivi durante le loro azioni contro le baleniere. Il richiamo riguarda soprattutto il gruppo Sea Shepherd Conservation Society, un’associazione estremista uscita da Greenpeace, la cui nave è sempre più spesso implicata in scontri violenti con le baleniere giapponesi nell’Artico. Un tipo di azioni che i partecipanti al meeting hanno considerato «pericolose per la sicurezza in mare. La Commissione ed I governi membri non scusano e condannano tutte le azioni che mettono in pericolo la vita umana».

Ma la commissione pare divisa in due tra I pro-caccia guidati dai giapponesi e I no-caccia capeggiati da Gran Bretagna ed Australia. Secondo il presidente William Hogarth «La Commissione Internazionale per la caccia alla balena ha dimostrato sempre più negli ultimi anni segnali di polarizzazione ed è attualmente in un impasse. E’ per questo che l’anno scorso il meeting annuale di Anchorage ha deciso di organizzare questo incontro di Londra. Discussioni intense hanno fatto seguito alla presentazione della situazione da parte degli esperti esterni, ed hanno isolato un certo numero di questioni che la Commissione esaminerà per migliorare le sue procedure». La discussione vera (e lo scontro) è dunque rinviata a giugno a Santiago del Cile per la seduta ufficiale dell’International Whaling Commission.

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