[12/03/2008] Vivere con cura di Marinella Correggia

Salvare la carta dalla pubblicità

ROMA. Quale grande occupante di pagine e menti, la pubblicità. Facciamo qualche gesto per salvare due cose preziose: la nostra indipendenza e molti alberi e risorse.

* Rifiutare le riviste tutte réclame. Quando gli articoli sono oscurati dalle réclame e le riviste pesano l’ira di una foresta, il ‘prodotto editoriale’ è solo un volantone pubblicitario. Per disincentivarne la produzione, lasciamolo in edicola, anche quando è un allegato gratis. E quando la maggior parte degli articoli è solo di gossip e sport-business, opponiamo lo stesso un bel rifiuto. Questo vale anche per quei giornali gratuiti distribuiti per strada o nelle metropolitane o nelle stazioni (e se li prendiamo, poi ricicliamoli!).

* Deterrente e diritto alla privacy. Chi deposita volantini o volantoni od opuscoli brevi manu (di ‘mittenti’ locali, tipo il supermercato, l’agenzia immobiliare e simili) esiterà se avremo scritto in bella vista sulla cassetta delle lettere: "Vietato introdurre posta pubblicitaria, art. 633 codice penale" (l’articolo si riferisce alla violazione dell’altrui proprietà, in questo caso la cassetta postale). Ma serve ancora di più telefonare a chi manda la pubblicità e chiedere di astenersi.

* Corrispondenza via Poste italiane. Con il servizio “Cancellami” di Poste italiane e dell’Associazione aziende marketing diretto, si può smettere di ricevere pubblicità e offerte commerciali via posta (e anche via sms, email, telefono).

* Potremmo far pressione su deputati e senatori perché realizzino un registro nazionale dei «non destinatari», simile a quello chiamato «non chiamarmi» relativo alla promozione telefonica

* Per strada. Al distributore di volantini pubblicitari possiamo dir di no gentilmente; se siamo in tanti disincentiveremo le prossime stampe. Anche ai volantini politici e sociali, diamo un’occhiata prima di prenderli.

* Guide più leggere. Succede in molte province di ricevere pagine gialle «parallele», non legate al nostro abbonamento telefonico, o doppioni delle altre. In questo caso si può telefonare alla ditta ‘editrice’ per chiedere di non riceverle più. Quanto alle guide bianche e gialle ‘ufficiali’, o meglio consegnate d’ufficio, possiamo rifiutarle ma questo rifiuto dovrebbe diventare un fenomeno di massa per avere un impatto di riduzione della stampa l’anno successivo.

* Rifiutare le agende promozionali. A meno di usarle come blocchi appunti, meglio scoraggiare la produzione di questi gadget: non accettarne in banca, in ufficio, ovunque.

Torna all'archivio