[13/03/2008] Energia

Un centro britannico per studiare la chimica ed i danni delle radiazioni nucleari

LIVORNO. L’università di Manchester e Nuclear decommissioning authority, (Nda, l’autorità britannica per lo smantellamento delle centrali nucleari) si apprestano a realizzare nell’Inghilterra nord-orientale un grande centro di ricerca nucleare che ha l’ambizione di diventare il migliore al mondo nello studio della chimica delle radiazioni e dei danni causati nei materiali dalle radiazioni.

L’investimento per i primi 7 anni sarà di 26 milioni di euro, equamente ripartiti tra università e Nda che sperano di ottenere altri fondi dalla Northwest regional development agency britannica, dalle organizzazioni imprenditoriali e dal Consiglio delle ricerche.

Ian Hudson, della Nda, spiega al bollettino scientifico dell’Ue Cordis che «La creazione di nuove installazioni di ricerca e sviluppo si inscrive nel quadro delle nostre responsabilità socio-economiche nel loro senso più ampio. Questo partenariato con Manchester produrrà un centro di ricerca di altissimo livello, che dispenserà un insegnamento di altissima qualità per l’acquisizione delle competenze necessarie alla missione di declassamento e pulizia. L’obiettivo finale è quello di fare del sito un centro di eccellenza del nucleare, riconosciuto a livello internazionale».

L’Università di Manchester e la Nda possono realizzare questo centro ed avere a disposizione tanti finanziamenti grazie alla pubblicazione a gennaio del libro bianco del governo laburista britannico che prevede per i prossimi 12 anni di smantellare vecchi impianti nucleari e costruirne nuovi.

Il nuovo centro verrà costruito nell’ambito del Westlakes Science and Technology Park e inizialmente ci lavoreranno una sessantina di ricercatori. Disporrà di acceleratori e di equipaggiamenti sperimentali per lo studio dei danni e degli effetti delle radiazioni sui materiali ed i sistemi chimici utilizzati in campo nucleare, così come di strumentazioni di punta per la simulazione e la modellistica informatica.

Il direttore del centro sarà l’americano Simon Pimblott, che dice compiaciuto che «Il livello degli investimenti è una indicazione inequivocabile della volontà di realizzare uno dei gruppi più importanti della ricerca nella materia. E’ la ragione che mi ha portato a lasciare gli Stati Uniti per il Regno Unito, insieme alla prospettiva più ampia di costruire un centro di ricerca e insegnamenti al nucleare nel quadro del Dalton nuclear institute».

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