[17/03/2008] Energia

Ancora con il nucleare?

Il ritorno al nucleare posto nel programma del PDL č una scelta di estrema gravitā per il paese e per l´ambiente: esso aumenterebbe, a paritā di energia prodotta, il surriscaldamento del Pianeta, accrescerebbe la dipendenza energetica del nostro paese, darebbe un contributo estremamente minimale alla copertura del fabbisogno energetico nazionale, avrebbe costi elevatissimi - dell´ordine di grandezza dell´intero bilancio dello stato-sottraendo risorse alle fonti rinnovabili, al risparmio, alle tecnologie ed all´attivitā produttiva connessa, oltre che ad altri fondamentali bisogni del paese.

Creerebbe problemi irrisolvibili per le popolazioni ed i territori destinati sia alle centrali che allo smaltimento delle scorie e del materiale contaminato, costituirebbe rischio permanente
di incidenti nucleari dalle conseguenze incalcolabili, accrescerebbe il potenziale dell´armamento nucleare e del mercato del combustibile nucleare irraggiato.

Tale scelta costituirebbe unicamente una risposta ai grandi interessi delle lobbies legate al nucleare, dalla produzione del combustibile al suo arricchimento e commercio, dalle tecnologie di realizzazione impiantistica, ricaduta civile degli impianti nucleari militari, al riprocessamento del combustibile irraggiato ed allo smaltimento delle scorie. Il popolo italiano ha detto no! e solo un nuovo referendum potrebbe cambiare la giustissima, altro che sciagurata, scelta fatta. Noi VAS chiediamo che anche il PD faccia chiarezza massima prima delle elezioni sulla scelta nucleare, superando il linguaggio incomprensibile per i Cittadini come quello sul nucleare di quarta generazione o intrinsecamente sicuro e dicendo se il PD č favorevole o meno al nucleare e che comunque mai farā una scelta in contrasto con il referendum se non dopo una nuova consultazione popolare."

*Presidente Nazionale VAS (Verdi ambiente e societā) e **VAS Campania

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