[26/03/2008] Aria

Il clima si mangia 400 chilometri di banchisa artica

LIVORNO. Pochi giorni fa la notizia di un fotografo toscano, Luca Bracali, che partito il 28 febbraio alla volta dell´Artico per documentare gli effetti del riscaldamento globale, che si è dovuto fermare di fronte agli impraticabili ghiacci minati dall´effetto serra.
Oggi un ulteriore episodio che indica che il fenomeno del surriscaldamento del pianeta è purtroppo in atto. La notizia che in Antartico si è staccata un area della banchisa di 415 ( o 570 a seconda delle fonti) chilometri quadrati, dal Wilkins ice shelf, nella parte occidentale antartica, è stata infatti annoverata tra gli effetti del global warming e l’esperto britannico David Vaughan che aveva previsto il crollo della banchisa già 15 anni fa non ha dubbi: è effetto del riscaldamento globale, che sta mettendo a rischio tutti i ghiacciai del pianeta, compresi quelli polari.

La notizia è stata diffusa dagli scienziati del National snow and ice data center di Boulder, in Colorado, che hanno fotografato e ripreso con un video da un aereo mandato appositamente sul posto.
«Quanto avvenuto è rarissimo - hanno commentato al centro di Boulder - anche perché l´asse di Wilkins esisteva almeno da 1500 anni».
Gli scienziati americani avevano in effetti già previsto che l’area sarebbe collassata, ma ritenevano però che sarebbe avvenuto tra quindici anni.

«Il fenomeno cominciato il 28 febbraio scorso è certamente dovuto agli effetti del surriscaldamento globale - ha dichiarato il responsabile scientifico del centro ricerche del Colorado, Ted Scambos - Se il fenomeno continua, questa porzione ghiacciata potrebbe completamente disintegrarsi e nel corso dei prossimi anni potremmo perdere la metà della banchisa ghiacciata in questa regione».

La parte che si è staccata rappresenta circa il 4% del totale del Wilkins ice shelf, ma è una parte importante in grado di attivare ulteriori crolli.
Il resto della banchisa che ha subito il distacco, grande quanto mezza Sardegna, rimane collegato al continente da una sottile lastra ghiacciata. Anche questa, secondo gli scienziati, è a rischio di spezzarsi.
Anche perché ben poco si sta facendo a livello globale per arrestare il fenomeno del surriscaldamento del pianeta, a parte i proclami.

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