[31/03/2008] Rifiuti

Tiro al piattello: i piatti rotti sono rifiuti speciali

LIVORNO. I piattelli colorati lanciati nel cielo in un circolo sportivo dove si svolge attività di tiro a piattello, una volta colpiti, cadono a terra, ma anche nell’acqua del fiume. E i frammenti di carta e plastica sono rifiuti non pericolosi, ma rifiuti speciali. Dunque non possono essere immessi in acqua senza autorizzazione. Lo ha chiarito la Corte di Cassazione chiamata a valutare la sentenza di condanna per attività di gestione dei rifiuti non autorizzata del Tribunale di S. Maria Capua Vetere (Caserta).

L’attività del tiro a piattello veniva svolta in un luogo a ridosso al fiume Volturno nel quale finivano con regolarità i residui di carta e plastica. I residui ci cadevano accidentalmente e non intenzionalmente, ma ci cadevano e per il tribunale questo è bastato per accusare l’associazione sportiva di “attività di gestione dei rifiuti non autorizzata”. Ed è bastato anche alla Corte per confermare la sentenza del tribunale di primo grado. La corte aggiunge anche che sotto il profili della normativa sulla gestione dei rifiuti l’associazione sportiva esercita una attività d’impresa che ha a oggetto il tiro al piattello e che produce rifiuti.
Quindi sulla base di queste interpretazioni l’associazione viene condannata dalla Corte al versamento alla cassa delle ammende di 1.000 euro.

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