[02/04/2008] Consumo

Giappone verso la vendita di carne e latte clonati?

LIVORNO. Forse gli orientali, che notoriamente hanno grossi problemi di assimilazione dei latticini, mettono volentieri al bando le mozzarelle di bufala che nemmeno importano, ma sembrano molto più disponibili ad aprire le porte dei loro Paesi agli Ogm di ogni genere e per ogni uso e che eccellono nel campo della clonazione di animali. In seguito ad un rapporto che afferma che non esistono differenze biologiche tra animali clonati e non, il Giappone sta realizzando uno studio per determinare la sicurezza dell’utilizzo del cibo proveniente da animali clonati nella catena alimentare.

Secondo il ministero dell’ambiente giapponese «La commissione di sicurezza deve deliberare su questo soggetto». Nessuno sa bene quali saranno i tempi che occorreranno alla Commissione per la sicurezza alimentare del Giappone per prendere una decisione sull’introduzione o meno del latte e della carne di animali clonati nella catena dell’alimentazione umana.

Un rappresentante della Commissione ha dichiarato alla stampa giapponese: «Non ci sono precedenti che possiamo studiare. Ma la sicurezza degli animali clonati sarà ugualmente studiata». La cosa sta sollevando la preoccupazione di molti consumatori, soprattutto in un Paese come il Giappone che per il cibo ha ancora un vero e proprio culto, che probabilmente si opporranno all’introduzione di carne o latte di animali clonati. Ma dal ministero dell’agricoltura fanno sapere che «Il Giappone alleva animali clonati dal 1998. Dal mese di settembre 2007, 536 animali clonati sono stati allevati in Giappone a scopo di ricerca».

Il governo di Tokyo sembra voler seguire le orme degli Stati Uniti d’America dove esiste già una valutazione finale di rischio per la vendita di carne e prodotti alimentari provenienti da animali clonati. A gennaio, la Food and Drug Administration Usa ha deciso che i cibi provenienti da animali clonati, come capre e maiali, e la loro progenie sono sani come gli animali non clonati, aprendo così la strada alla vendita di carne clonata nei supermercati, cosa che potrebbe accadere entro quattro o cinque anni.

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