[03/04/2008] Comunicati

La percezione della natura secondo la Lipu

FIRENZE. Dopo i volumi sulle coste italiane (2002) e sulla Rete Natura 2000, la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) ha dedicato il nuovo volume dell’Osservatorio della Biodiversità, ad un tema estremamente interessante: la “percezione” della natura.

Cambiamenti climatici, inquinamento delle varie matrici (acqua, aria, suolo), impronta ecologica straripante, perdita di biodiversità, consumi inarrestabili e crescita continua degli scarti di prodotto e di processo. Questi sono alcuni temi del volume che si incrociano con gli aspetti culturali e che mettono in evidenza la necessità di cambiare stili di vita per far rientrare nella sostenibilità quello che può essere definito il rapporto tra essere umano e ambiente naturale. In questo contesto volevamo soffermarci però su un sondaggio, specificatamente realizzato per il libro, della Swg intitolato “gli italiani e l’ambiente”.

Secondo il 65% dei cittadini intervistati quello ambientale è tra i problemi principali ed è il più importante in assoluto per il 28%. Migliorare le condizioni ambientali è preferibile alla crescita dell’occupazione (49% contro il 36%): nel 2004 i rapporti erano all’incirca invertiti. Ormai sono quasi tutti consapevoli (92%) che la situazione ambientale del nostro pianeta inciderà in qualche modo sulle sorti delle generazioni future. Per ovviare alla continua riduzione delle risorse naturali, il 71% per cento degli intervistati sostiene che bisognerebbe limitare i consumi, mentre il 24% pensa che lo sviluppo tecnologico consentirà di mantenere i consumi attuali.

Questa la sintesi di alcune domande poste nel sondaggio ad un campione ritenuto significativo. Sul rapporto dei sondaggi con la realtà, in qualsiasi campo vengano attuati, il dibattito è infinito e l’esito delle risposte talvolta dipende da come sono formulate le domande. Ma in questo caso, vista la serietà dell’istituto, prendiamo i risultati per buoni e confrontiamo le risposte date dai cittadini con i temi principali posti al centro della competizione elettorale (al di là di quello che può essere stato riportato nei programmi): pare che ancora una volta venga rimarcata la distanza tra politica e Paese reale.

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