[03/04/2006] Rifiuti

Rifiuti, Il sindaco di Marciana Marina all´attacco di Esa, Ato, Provincia e Regione

MARCIANA MARINA (Livorno) - Il sindaco di Marciana Marina, il più piccolo comune della Toscana, sferra un attacco ad Esa, Ato e Provincia di Livorno.
Giovanni Martini ricorda che «Ad oggi non si sa ancora quando inizieranno i lavori per l’ampliamento della discarica di Literno: Esa ha dovuto interrompere quelli relativi alla ristrutturazione dell’impianto del Buraccio, perché non arrivavano i soldi, provenienti dal Fondo Speciale delle isole minori, che la Provincia, tramite la Comunità montana, doveva solo trasmettere alla società; la Provincia di Livorno si era impegnata a definire, d’intesa con i Comuni, entro il 31 marzo 2005 un programma o specifico progetto per la previsione di aree per il deposito di inerti; il Comune di Portoferraio si impegnava a fornire una proposta allo scopo di favorire l’ingresso di tutti i Comuni nell’assetto proprietario di Esa, cosa che è stata in parte fatta, ma che non ha portato ad alcun atto risolutivo».

Di chi è la responsabilità di tutto questo? A chi devono chiedere conto i cittadini? - si chiede Martini - Il sindaco accusa tutti gli altri enti di «superficialità ed incapacità politica» e si chiede dove sia e cosa faccia l´Ato 4.

«I cittadini dell’Elba hanno il diritto di sapere quando pagheranno le stesse tariffe della Tarsu che vengono pagate a Piombino a Cecina od a Livorno - dice Martini - Siamo da sempre penalizzati, abbiamo fino ad ora ricevuto solo promesse dal "continente", chiacchiere, tavoli di concertazione, inutili e fini a se stessi, solo per dare spazio e visibilità al politico di turno».

Ma per il sindaco marinese le colpe sono anche degli elbani, in particolare del comune Comune di Campo nell’Elba, che «aveva espressamente l’incarico di portare a termine il progetto di ampliamento della discarica di Literno, che già da anni aveva predisposto. La Provincia si rese garante dell’accordo. Evidentemente qualcosa non ha funzionato, perché nessuno di noi ha mai visto questo progetto e tantomeno si è visto l’ampliamento della discarica, la cui non realizzazione ci costringe a portare i rifiuti a Rosignano, con un costo enorme che ricade su tutti i cittadini».

Poi Martini ricorda che il suo comune ha sempre pagato le quote dovute ad Esa. «Per questo, paghi chi deve pagare, senza compromessi e patteggiamenti, perché Esa deve andare avanti e deve effettivamente diventare la società di tutti i Comuni. Sappiamo bene che abbiamo problemi, legati all’insularità ed al turismo, che accentuano le difficoltà per lo smaltimento dei rifiuti. Ma questa è una questione che deve essere risolta in effettiva collaborazione con la Provincia, con la Regione (che tante colpe ha sulla imposizione del gassificatore del Buraccio), con l’Ato rifiuti perché non si può pretendere che questo fondamentale problema venga risolto unicamente dalle comunità elbane. E’ l’ora di finirla, è l’ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità, istituzionali e politiche, perché i cittadini elbani sono stufi di promesse vuote e mai realizzate. Cessino finalmente i localismi esasperati ed inconcludenti, si superi l’incapacità decisionale di coloro che hanno il potere politico di intervento su situazioni, per noi singoli Comuni, di insanabile contrasto. E’ l’ora che si intervenga con decisione e
chiarezza, - conclude il sindaco di Marciana Marina - segnalando coloro
che sono inadempienti, che ostacolano un processo forzatamente e necessariamente unitario, perché ognuno di noi deve rispondere dei propri atti non solo ai propri concittadini ma anche a tutti gli Elbani, che sono quelli che poi pagano le conseguenze dei nostri errori».

Torna all'archivio