[10/04/2008] Rifiuti

Navi militari e rifiuti, ecco le regole

LIVORNO. In ritardo di circa cinque anni arrivano le istruzioni per la gestione dei rifiuti delle navi militari da guerra e ausiliarie: il ministero della difesa ha emanato il decreto (pubblicato in Gazzetta ufficiale del 3 aprile 2008) con il quale stabilisce le misure necessarie per il conferimento dei rifiuti e dei residui del carico negli impianti portuali.

Per la gestione dei rifiuti nelle basi militari navali però rimanda l’adozione delle specifiche istruzioni tecniche (da adottare nel rispetto del codice ambientale e del regolamento Ce n. 1774/2002) ai comitati militari territoriali della Marina militare, ai Comandi generali dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e delle Capitanerie di porto.

Mentre per la gestione dei rifiuti alimentari e per i relativi controlli - limitatamente alla fase di raccolta e deposito a bordo delle stesse - é l´Autorità militare, che garantisce la messa in “biosicurezza” degli stessi e il conferimento dei rifiuti al momento dello sbarco (secondo disposizioni interne coerenti con la normativa vigente per le navi che effettuano trasporti internazionali).

Ma nel momento in cui le navi militari (ma non tutte: alcune vengono esentate) si trovano nei porti civili devono ottemperare alcuni obblighi di notifica (sempre minori rispetto alle navi non militari).

I comandanti militari devono compilare l’apposito modulo (contenuto nella tabella C del decreto ministeriale) dove indicano il nome della nave e l’indicativo radio, il tipo di rifiuto (oli usati, fanghi, acqua di sentina, rifiuti sanitari, plastica, rifiuti alimentari da tragitti internazionali altro specificando il tipo) e il corrispondente quantitativo da conferire. Poi devono notificare queste informazioni all´Autorità marittima, “con congruo anticipo” e “nell’imminenza dell´arrivo nel porto di scalo” (si legge nel decreto). Dopo di che devono conferire i rifiuti e i residui del carico prodotti dalla nave all’impianto portuale di raccolta, prima di lasciare il porto

Naturalmente le navi possono essere sottoposte a ispezioni per la verifica dell’osservanza delle prescrizioni stabilite dal presente decreto, ma dai Comandi gerarchicamente sopraordinati sulle navi militari di appartenenza, in sosta in porti non militari.

Torna all'archivio