[17/04/2008] Comunicati

Pompieri e inseminazione delle nuvole, ma la Mongolia interna brucia ancora

LIVORNO. Dopo l’incendio che ha colpito la zona di Shangrila, spento dopo molti giorni di dura lotta, la Cina sta mobilitando circa 3.800 persone per contrastare gli incendi che stanno devastando le foreste della regione autonoma della Mongolia Interna. L’amministrazione forestale della Mongolia Interna è sempre più preoccupata e i pompieri si trovano ad accorrere su sempre più numerosi focolai mentre il fronte di fuoco si sta espandendo nelle fitte foreste della regione del fiume Bilar, nelle montagne del Grande Hinggan.

Al momento le autorità locali non sembrano ancora in grado di fare il conto dei danni, che però sembrano ingentissimi. A quanto pare, gli incendi sono stati causati dai resti di altri fuochi che si sono ravvivati grazie a venti forti che hanno spinto le fiamme velocemente. Solo il 4 aprile, grazie all’inseminazione delle nuvole per causare la pioggia ed duro lavoro di circa 4.000 pompieri, erano stati spenti incendi durati 5 giorni proprio nei monti del Grande Hinggan che avevano distrutto vaste aree forestali. Le foreste della Mongolia Interna sono ad alto rischio di incendio a causa della siccità sempre più estesa dovuta alle rare precipitazioni ed alle elevate temperature primaverili che seguono un freddo ed anomalo inverno che si è spostato verso sud con gelo e nevicate record.

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