[23/04/2008] Energia

Attenzione! Ora le pale eoliche scagliano pezzi di ghiaccio sui bambini che vanno a scuola...

Montecatini Val di Cecina, 27 marzo 2008

Le sottoscritte Benedetta Tecchio, madre di 4 figli in età scolare, che abita da circa un anno nel casale di Puntocino, completamente ristrutturato in modo fedele a costo di gravi sacrifici, Babette Borst, di Monaco di Babiera, madre di 3 figli che frequentano l’asilo, superiori e università che abita nella zona della Miniera dal 2002 nel casale Palareta dove svolge attività agrituristica, Patrizia Piras, madre di un figlio di 9 anni che abita a Montevignoli dove è nata, Metta Uttendorfer, madre di un bambino di 9 mesi, che si è trasferita dal Canada e vive al Podernovo,

preso atto della pervicace volontà di codesto Comune di portare a termine il progetto dell’impianto industriale eolico (parco eolico o fattoria eolica sono termini fuorvianti e “consolatori” sconvenienti per una Pubblica amministrazione che vuole dialogare con i cittadini in modo trasparente) della Miniera,

confermano la loro assoluta contrarietà al progetto che sconvolge con grave impatto ambientale e acustico (a tal proposito invitano codesto Vicesindaco a leggersi cosa racconta della sua vita distrutta dal rumore delle pale una cittadina tedesca che vive a Scansano a diretto contatto con i generatori eolici) un territorio unico per paesaggio e tranquillità, che hanno eletto a loro casa e che ora vedono scomparire con tutti i gravi danni economici conseguenti (espropri, cessazione dell’attività agrituristica, a suo tempo incentivata da codesta Amministrazione dell’attività) di cui il Comune dovrà farsi carico.

Conservazione e preservazione del paesaggio e dell’ambiente, concetti correlati a quello di “sviluppo sostenibile”, significano rispetto per le caratteristiche e le peculiarità della zona che devono essere mantenute. Incastrare a forza un impianto industriale di grave impatto visivo e acustico in una zona di insuperabile bellezza e tranquillità non sembra davvero uno sviluppo sostenibile.

Ora un fatto nuovo preoccupa ancor di più.

Sono venute a sapere in questi giorni una notizia grave e sorprendente per la leggerezza con cui è stata valutata (o, meglio, non valutata dalla Pubblica amministrazione) che mette in secondo piano ogni altra contestazione sull’impianto e le allarma nella loro qualità di madri: già dall’ottobre 2006 il Dipartimento prevenzione dell’azienda Usl di Pisa avvertiva l’ufficio Via regionale “che la proiezione del rotore di tre aerogeneratori ricade sul tracciato stradale con la possibilità che la caduta di corpi, quali formazioni di ghiaccio, possa arrecare danno ai passanti (N.B. effetto non mitigabile con le prescrizioni contenute nel decreto di esclusione di Via).

Perché codesto Comune non ha avvertito i cittadini di tale gravissimo rischio che coinvolge direttamente i nostri figli che quelle strade percorrono ogni giorno con lo “scuolabus” o magari in bicicletta? Come è possibile che qualche centinaio di migliaia di euro o qualche kilowattore possano valere più dell’incolumità dei piccoli (9) cittadini di codesto Comune? Perché, in considerazione del parere dell’Usl non si è provveduto almeno a cambiare il progetto?

Altra notizia allarmante è quella del fulmine che ha fatto cadere una pala di un aerogeneratore di Scansano. Se dovesse succedere a Montecatini alle pale sulla strada, magari mentre passa lo scuolabus, su chi ricadrà la tremenda responsabilità?

Chi potrà risarcire noi madri della perdita o del ferimento dei nostri figli?

Attendiamo un esauriente risposta e le prove che codesto Comune e la Regione hanno preso in seria considerazione il grave problema evidenziato.

Distinti saluti

Benedetta Tecchio

Babette Borst

Patrizia Piras

Metta Uttendorfer


Torna all'archivio