[24/04/2008] Energia

Arezzo: primo idrogenodotto in area urbana al mondo

AREZZO. Ormai ci siamo. Il prossimo 30 aprile ad Arezzo, verrà inaugurato dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini, il primo idrogenodotto al mondo in area urbana. E’ un primo passo secondo gli ideatori e progettisti (uno di questi è Emiliano Cecchini, presidente della cooperativa La Fabbrica del Sole), per poter sviluppare un’intera rete in grado di garantire sicurezza ed autosufficienza energetica ad un territorio, producendo in loco idrogeno dal fotovoltaico e mettendo in ”sicurezza” famiglie ed imprese non solo da black out tecnici, ma anche dalle “pressioni” sul portafoglio determinate dalle impennate del prezzo del petrolio e, in conseguenza, di tutte le tradizionali forme di energia.

Ma vediamo come è costituito l’impianto ubicato nel quartiere di San Zeno: l’idrogenodotto, attraverso un percorso sotterraneo profondo circa 1metro e 20 centimetri, porta idrogeno puro alle ditte orafe di Arezzo, all’HydroLAb e anche alle abitazioni della zona di S. Zeno. L’HydroLAb è un laboratorio (realizzato dalla Fabbrica del Sole) dimostrativo per l’idrogeno e le energie rinnovabili, equipaggiato con due fuel cells da 1 Kw e un impianto fotovoltaico per la produzione di idrogeno rinnovabile tramite elettrolisi dell’acqua. La produzione energetica avviene tramite l’utilizzo di generatori a idrogeno che hanno come unica emissione vapore acqueo. Il Laboratorio è completamente autosufficiente: è infatti completamente alimentato da pannelli solari fotovoltaici e da panelli solari termici a tubi sottovuoto per il fabbisogno termico.

Il riscaldamento infatti viene effettuato grazie ai soli pannelli solari e distribuito tramite pareti radianti d’inverno, mentre d’estate verrà refrigerato da una macchina frigorifera ad assorbimento solare per il condizionamento. Inoltre l’HydroLAb è servito da un ponte radio per la connettività a larga banda e telefonia, che lo rende indipendente dalla connessione fisica alla rete telefonica. Per essere scollegato da qualsiasi altra rete, il laboratorio è dotato di cisterne per il recupero dell’acqua piovana e una vasca di fitodepurazione a secco per il trattamento delle acque reflue che vengono reimpiegate a ciclo chiuso.

Il gas è fornito dall’idrogeno prodotto con un micro elettrolizzatore dall’acqua e dai pannelli solari. L´intero Progetto Idrogeno per Arezzo, è stato realizzato grazie ad una collaborazione tra pubblico e privato: la Regione Toscana ha cofinanziato i primi 4 lotti al 50%, la Fabbrica del Sole ha coordinato tutto il progetto e realizzato l´HydroLAb, il Coingas (Consorzio pubblico dei comuni aretini per la distribuzione del gas metano) ha realizzato la tubazione, la Sapio ha attuato il sistema di distribuzione dell´idrogeno mentre Arcotronics ha fornito ed installato le fuel cells. La collaborazione poi ha coinvolto altri soggetti, come l’Amministrazione comunale che ha fornito i terreni, la provincia e il comando dei Vigili del fuoco di Arezzo che hanno curato l´aspetto autorizzativo, Confindustria, Cna e Confartigianato i rapporti con le realtà produttive.

Tutto il settore industriale ha accolto con estremo favore il progetto intravedendo un’opportunità per le stesse singole aziende. La produzione di idrogeno complessiva è infatti in grado di soddisfare i bisogni industriali orafi e domestici della zona, la produzione di corrente elettrica e calore e il rifornimento di veicoli ad idrogeno. A San Zeno, già 42 aziende utilizzano l’idrogeno per le proprie necessità ed ora con l’ottimizzazione della distribuzione e della fornitura del gas tecnico in tubazione che abbassa notevolmente i costi economici, i costi ambientali indiretti derivanti dal trasporto su gomma delle bombole di idrogeno e aumenta la sicurezza, la rete degli utenti potrà essere estesa. Intanto il progetto continua ad allargarsi: il comune di Arezzo sta già predisponendo nella nuova rotonda di Olmo, vicina al laboratorio, le opere necessarie per avere a disposizione una rete che consenta l’uso dell’idrogeno.

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