[24/04/2008] Energia

Il nuovo conto energia è ancora più conveniente: ecco cosa cambia

LIVORNO. Il Gestore dei servizi elettrici (Gse) ha avviato dal 16 aprile il contact center , previsto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas (delibera 312/07), per fornire informazioni su fonti rinnovabili, cogenerazione ad alto rendimento e per le modalità d’integrazione dei relativi impianti sulla rete elettrica nazionale. Il servizio ha tra le sue finalità anche quella di garantire trasparenza e scelte consapevoli anche da parte di piccoli produttori o consumatori e offrire tutti i chiarimenti sulle regole introdotte dall’Autorità per facilitare l’utilizzo delle fonti rinnovabili e semplificare l’allaccio in rete. Il servizio potenzia quelli già esistenti dedicati agli incentivi in conto energia e al ritiro dedicato dell’energia, allargandosi alle informazioni sulle rinnovabili in generale e sulla cogenerazione ad alto rendimento.
Per avere informazioni dal Contact Center è in funzione un numero verde gratuito da telefono fisso: 800.16.16.16
Sul sito del Gse è inoltre disponibile una guida per quanto riguarda le nuove disposizioni in merito al Conto energia, per promuovere la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici.

La guida, che si propone di rappresentare un agevole e completo strumento di consultazione per tutti coloro che intendono realizzare un impianto fotovoltaico e richiedere gli incentivi, si articola in due parti. Nella prima sono presentate le innovazioni introdotte dal nuovo Dm 19/02/07, le indicazioni generali per la realizzazione e la connessione dell’impianto alla rete e le modalità da seguire per richiedere l’incentivazione al Gse. Nella seconda sono approfonditi alcuni aspetti generali e specifici per coloro che, non esperti del settore, intendano acquisire alcune informazioni di base sugli impianti fotovoltaici e sull’evoluzione del meccanismo d’incentivazione in conto energia.

Le modifiche più significative introdotte dalle nuove norme, riguardano l’abolizione della fase istruttoria preliminare all’ammissione alle tariffe incentivanti:in base al nuovo decreto, infatti, la richiesta di incentivo deve essere inviata al Gse solo dopo l’entrata in esercizio degli impianti fotovoltaici. E’ stato inoltre abolito il limite annuo di potenza incentivabile, sostituito da un limite massimo cumulato fissato in 1.200 MW.

E’ poi prevista una maggiore articolazione delle tariffe (erogate per un periodo di venti anni), con l’obiettivo di favorire le applicazioni di piccola taglia ( fino a 3 Kw) integrate dal punto di vista architettonico in strutture o edifici, che godranno di tariffe maggiori rispetto a quelle riconosciute ai grandi impianti non integrati architettonicamente.

In aggiunta all’incentivo,si può contare anche su un ulteriore vantaggio economico, utilizzando l’energia prodotta per la cessione in rete, i propri autoconsumi (parziali o anche totali), lo scambio sul posto con la rete elettrica (per i soli impianti di potenza fino a 20 kW). Al contrario di quanto stabilito dal vecchio conto energia, la tariffa incentivante viene inoltre riconosciuta, per gli
impianti fino a 20 kW che si avvalgano del servizio di scambio sul posto, alla totalità dell’energia elettrica prodotta e non solo a quella autoconsumata.

Lo scambio sul posto permette, anziché di vendere l’energia prodotta in più rispetto a quella consumata (che può essere fatto in maniera diretta o indiretta), di operare un saldo annuo tra l’energia elettrica immessa in rete e quella prelevata dalla rete nel caso in cui il punto di immissione e di prelievo dell’energia elettrica dalla rete coincidano. Se il saldo annuale risulta maggiore di zero, viene riportato a credito per poter ottenere la compensazione, in energia, di un eventuale saldo negativo relativo all’anno successivo. Il saldo positivo di un dato anno, può essere utilizzato a compensazione di eventuali saldi negativi per un massimo di 3 anni e se non si utilizza il credito in questo lasso di tempo, decade.
Con le nuove disposizioni normative viene anche superato il problema legato a due vincoli tecnici dei precedenti decreti, ovvero il limite di 1000 kW, quale potenza massima incentivabile per un singolo impianto e le limitazioni all’utilizzo della tecnologia fotovoltaica a film sottile, molto utilizzata nell’ambito dell’integrazione architettonica.

Torna all'archivio