[28/04/2008] Energia

L’Azerbaigian blocca da un mese un carico di materiale russo per la centrale nucleare iraniana

LIVORNO. Da circa un mese è bloccato a Baku, la capitale dell’Azerbaigian, un convoglio russo che trasporta equipaggiamenti destinati alla centrale atomica iraniana di Buchehr e Mosca deve ancora fornire al governo azero tutte le informazioni sul carico che evidentemente era stato introdotto nelle repubblica ex sovietica senza tutti i necessari accordi.

La questione fa evidentemente parte della tensione sempre più alta tra la repubblica caucasica che si affaccia sul Mar Caspio e la Russia, anche a causa della sempre più spiccata propensione dell’Azerbaigian per i fratelli di lingua e religione turchi e per l’appoggio di Mosca all’Armenia che occupa il Nagorno Karabak.

Secondo quanto detto all’agenzia News-Azerbaijan dal portavoce del ministero degli esteri dell’Azerbaigian, Khazar Ibrahim, «La sorte del carico può essere diversa, ma speriamo di ottenere un’informazione esaustiva e dettagliata per poter regolare il problema. Nella questione del trasporto dei carichi, l’´Azerbaigian accorda la priorità ai propri interessi nazionali ed alle regole internazionali in materia. Se l’Azerbaigian riceverà dei documenti appropriati su questo carico e se questi documenti corrisponderanno alla legislazione azera ed alle regole internazionali, Baku agirà di conseguenza».

Domenica il ministro degli esteri iraniano aveva convocato a Teheran l’ambasciatore azero per consegnare una nota di protesta ufficiale che accusa il governo dell’Azerbaigian di bloccare le attrezzature necessaria alla centrale nucleare di Bouchehr alla frontiera iraniano-azera.

Secondo il presidente della commissione per gli affari esteri e la sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Allaeddin Boroudjerdi, «Mosca conduce attualmente negoziati con Baku per regolare il problema» ed il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Mohammad Ali Hosseini (Nella foto), ha detto che Teheran esige dall’ambasciatore azero in Iran che «faccia i passi necessari perché le attrezzature in questione siano avviate al più presto in Iran».

Difficile non vedere nella nuova caparbietà di un piccolo Paese stretto tra due giganti come Iran e Russia l’appoggio di Francia, Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti che spingono per smascherare i traffici russi (e l’appoggio cinese) di materiale nucleare con Teheran, nonostante la Russia e la Cina facciano parte del gruppo dei 6 che dovrebbe impedire lo sviluppo del nucleare in Iran.

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