[29/04/2008] Energia

A Mondovì il solare è collettivo!

LIVORNO. La potenza installata degli impianti fotovoltaici incentivati tramite il conto energia ha raggiunto ormai oltre 100 MW su tutto il territorio nazionale per un totale di 10.000 impianti entrati in esercizio (considerando il passato e l’attuale sistema d’incentivazione) cui sono stati erogati dal Gse 20 milioni di euro in incentivi.

Di questi impianti, 4.836 sono relativi ai piccoli impianti (compresi tra 1 e 3 kW), 4.260 ai medi (compresi tra 3 e 20 kW) e 645 ai grandi (superiori a 20 kW). Le regioni con una maggiore potenza installata sono Lombardia (12 MW)), Puglia (11 MW) e Trentino Alto Adige (10 MW), mentre tre regioni, la Valle D’Aosta, il Molise e la Liguria, non hanno ancora installato nemmeno una potenza minima di 1 MW.

Ma a questi si aggiungerà il 10 maggio un altro impianto fotovoltaico, con una caratteristica quantomeno originale: quello che verrà inaugurato a Mondovì tra qualche giorno è stato infatti finanziato attraverso un sistema di azionariato popolare cui hanno partecipato più di 40 persone: un caso di finanza autogestita che ha saputo coniugare il rispetto dell’ambiente, l’innovazione tecnologica e l’economia solidale.

L’idea è nata quasi per caso nel gennaio 2007, attraverso il blog di un agricoltore biologico, Marco Mariano ed è stata accolta positivamente da una cooperativa presente sul territorio che si occupa di raccolta differenziata (Cooperativa sociale proteo) che si è offerta di ospitare l’impianto sul nuovo capannone realizzato coi criteri della bioedilizia, che diventerà adesso anche autonomo per il fabbisogno energetico grazie all’impianto fotovoltaico. Una vera e propria rete nata sul territorio di Mondovì.

Come funziona questa rete: la persona interessata al progetto diventa socio della cooperativa attraverso due possibilità di formalizzare il rapporto: il prestito sociale o la sottoscrizione di capitale. Entrambi garantiscono un utile che viene deciso di anno in anno alla chiusura del bilancio (quest’anno circa il 5%). Dalla proposta iniziale il progetto è divenuto concreto attraverso la nascita di un’associazione senza scopo di lucro (Solare collettivo) che ha consentito l’allargamento della base sociale degli interessati e che si è incaricata di organizzare gli studi di fattibilità, di redigere i progetti e di stringere gli accordi necessari per la realizzazione dell’opera.

L’iniziativa ha anche un titolo molto accattivante: “Adotta un KW”. E dopo il primo progetto di prossima inaugurazione, dato che il gruppo si è trovato in surplus di capitali, si è deciso di proseguire con il secondo progetto che, questa volta in maniera poco fantasiosa è stato chiamato Adotta un Kw2. Oltre ad altre iniziative sempre di natura energetica legate alla solidarietà sociale, che prevedono ad esempio la realizzazione di un impianto eolico in Africa.

Una iniziativa che si vuole espandere adesso anche ad un’altra cooperativa sociale della provincia di Cuneo, a Fossano, collegata con quella dove è stato installato il primo impianto e che gestisce un punto vendita di prodotti biologici e provenienti dal commercio equo e solidale. L’idea è quella di dotare il negozio di un impianto fotovoltaico capace di renderlo autosufficiente rispetto al fabbisogni energetico. I preparativi sono già iniziati assumendo la disponibilità da parte dei proprietari dell’immobile nel quale ha sede il negozio ad affittare il locale per gli anni necessari ad attivare i contributi del conto energia (attualmente 15) e per dotarsi dei capitali necessari.

«Si ritiene che una nuova cultura ecologica possa nascere solo da una radicale riappropriazione di responsabilità e di potere da parte dei singoli, dei piccoli gruppi e dalle comunità locali: responsabilità e potere che si traducano in progetti produttivi e/o iniziative di consumo intelligente» si legge sul loro sito www.solarecollettivo.it. Finalmente ogni tanto una buona notizia.

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