[29/04/2008] Consumo

La Cia firma accordi su prezzi e qualità agricola con Legambiente e Confesercenti

ROMA. Mentre il mondo discute di agricoltura spinto dalle rivolte degli affamati e ritornano a farsi sentire, anche in Italia, le sirene degli organismi geneticamente modificati che prometterebbero grandi raccolti con un’agricoltura industriale e standardizzata ancora di più di quella di oggi, dall’Italia viene un segnale da Legambiente e Confederazione italiana agricoltori (Cia) che va verso l’altra strada: quella dei prodotti eco-compatibili ed eco-sostenibili con il sostegno alla vendita diretta da parte degli agricoltori per ridurre i prezzi degli agroalimentari per i consumatori, riduzione delle filiere produttive. Per questo le due associazioni avvieranno insieme una campagna di comunicazione.

«Con queste priorità nasce l’accordo siglato da Cia-Confederazione italiana agricoltori e Legambiente che si impegnano, attraverso il rafforzamento dei rapporti tra le due grandi Organizzazioni, a favorire un’agricoltura sostenibile e rispettosa dell’ambiente; a tutelare la salute dei cittadini e il reddito di agricoltori e consumatori» spiega il presidente della Cia Giuseppe Politi, mentre il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza (nella foto con Politi) sottolinea che «La Convenzione quadro Cia-Legambiente non si limita ad enunciati e, infatti, si è costituito subito un Gruppo tecnico per progettare e realizzare le azioni necessarie al compimento degli obiettivi fissati».

Intanto la Cia ha stretto un di alleanza anche con la Confesercenti per la promozione e la valorizzazione dei circuiti brevi di commercializzazione delle produzioni agroalimentari di qualità. Politi e il presidente della Confesercenti Marco Venturi, hanno firmato oggi un accordo che si basa su due fondamentali assi: individuare e promuovere nuove modalità di commercializzare e sviluppare l’integrazione di filiera.

«Dunque, un Protocollo d’intesa che ha come obiettivo prioritario quello di rendere più stretti i rapporti tra la produzione e la commercializzazione degli agroalimentari, specialmente in un momento contraddistinto da tensioni e squilibri sui prezzi – dice Venturi - Da qui l’impegno di costituire un Comitato tecnico tra le due organizzazioni, teso a monitorare la dinamica dei prezzi lungo la filiera».

L’accordo prevede, anche di realizzare «impegni contrattuali da sottoscrivere fra i soggetti economici interessati, di individuare esperienze pilota in alcune aree territoriali di circuiti brevi di commercializzazione, di promuovere percorsi di tracciabilità anche attraverso l’adozione dell’apposito disciplinare “Conosci il tuo pasto”, predisposto dall’Istituto Mediterraneo di Certificazione (Imc)». Il Protocollo individua strumenti e forme di finanziamento per la migliore realizzazione dei progetti e un piano di comunicazione dell’iniziativa.

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