[30/04/2008] Rifiuti

Aduc sulle mozzarelle alla diossina: «Tutto a posto? No!»

ROMA. Mozzarella alla diossina. Tutto a posto dopo le dichiarazioni del Ministero della Salute? No! Vediamo il perché. Per le province di Napoli, Caserta e Avellino i campioni non conformi sono il 14,4% di quelli esaminati. Le statistiche ricordano la definizione di Trilussa sui polli: «da li conti che se fanno seconno le statistiche d´adesso risurta che te tocca un pollo all´anno: e, se nun entra ne le spese tue, t´entra ne la statistica lo stesso perché c´è un antro che ne magna due». Se invece scomponiamo i dati, risulta che nei distretti Asl 1 e 2 di Napoli i campioni non conformi rappresentano il 30% di quelli esaminati, percentuale notevole per un prodotto di eccellenza (a nostro parere per qualsiasi alimento). Anche la stessa percentuale media rilevata, 14,4%, è elevata per un contaminante, la diossina, che si accumula progressivamente nel nostro organismo. Ovviamente, nessuno muore all´istante ma gli effetti si faranno sentire nel tempo perché i consumatori hanno mangiato mozzarella alla diossina per anni. Politici ed esperti nelle settimane passate hanno dichiarato che l´allarme era immotivato, ora cosa dichiareranno? Insomma di costoro non c’è da fidarsi. Gravi anche le responsabilità del ministro della Salute, Livia Turco, che non ha voluto informare - e non informa - i consumatori fornendo l´elenco delle ditte inquinatrici. Ultima considerazione: la diossina si assume, prevalentemente, con gli alimenti. Qualcuno ha controllato i foraggi per le bufale?

*segretario Aduc

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