[30/04/2008] Energia

Arezzo, inaugurato l´idrogenodotto. Martini: «Una tappa della Toscana del futuro»

LIVORNO. Il primo idrogenodotto al mondo realizzato in area urbana è stato inaugurato oggi nella zona industriale di Arezzo, alla presenza del presidente della Regione Claudio Martini. L’impianto è capace di servire al momento quattro aziende orafe, ma l’obiettivo, previsto entro la fine di quest’anno, è quello di raddoppiare la quantità di gas erogato e di collegare altre industrie di San Zeno, una della aree industriali della città. Adesso infatti con mille metri di tubazione di dieci centimetri di diametro, che corrono a poco più di un metro sotto terra forniranno 53mila metri cubi all’anno di gas. Ma l’obiettivo dichiarato per il progetto “Idrogeno per Arezzo” è quello di arrivare entro il 2008 ad erogare almeno 100 mila metri cubi.

«Quella di Arezzo - commenta Martini - è una tappa importante della Toscana del futuro, una regione più sostenibile ed ecompatibile in cui si dà impulso all’economia nel rispetto dell’ambiente. L’idrogeno ci aiuterà a cogliere l’obiettivo di respiro europeo che ci siamo dati, ovvero di incrementare del 20% la quantità di energia prodotta con fonti rinnovabili, anche a servizio delle nostre aziende (in realtà, senza nulla togliere alla bontà dell´esperimento, l´idrogeno è un vettore e non una fonte energetica quindi va prodotto e dunque serve energia e la sua rinnovabilità sarebbe tale solo nel caso che venga appunto prodotto con fonti rinnovabili, quali vento, sole, ecc, ndr). Vanno in questa direzione sia l’esperienza aretina che il primo distretto italiano dell’idrogeno nato lo scorso anno nel pisano e che abbiamo finanziato con 11 milioni di euro». “Idrogeno per Arezzo” è costato invece 1,2 milioni, con il contributo regionale di 400mila euro.

L’idrogeno è attualmente ricavato dal metano in uno stabilimento di Mantova ma in seguito verrà prodotto ad Arezzo dalla Fabbrica del Sole, grazie ad un impianto fotovoltaico, quindi energia rinnovabile, tramite l’elettrolisi dell’acqua. Una soluzione che già ha richiamato l’attenzione da parte di altre realtà toscane e nazionali, come l’amministrazione di Pisa e la regione Puglia e di paesi quali la Cina, che ha chiesto di realizzare un impianto simile per la città di Pujan, vicino a Shangai e il Giappone. Fra le aziende beneficiare anche la UnoAerre, uno dei marchi di oreficeria più noti, che utilizza l’idrogeno per le saldature dei monili. Ma nel progetto si pensa di estendere l’utilizzo dell’idrogeno, per la cogenerazione di energia elettrica e di calore, anche alle utenze domestiche dell’area di San Zeno e per il rifornimento di veicoli ad idrogeno, quando saranno in circolazione.

«Il piano portato a termine ad Arezzo — ha dichiarato l’ingegner Sergio De Sanctis, del gruppo Sapio — dimostra che è fattibile creare, all’interno dei nuclei urbani, un network per la distribuzione di idrogeno grassoso a numerose ditte, nel pieno rispetto delle logiche europee che privilegiano una logica di produzione di energia e calore».

L´intero Progetto Idrogeno per Arezzo è stato realizzato da un partenariato pubblico e privato, in cui la regione Toscana ha cofinanziato i primi 4 lotti al 50%,la Fabbrica del Sole ha coordinato tutto il progetto e realizzato l´HydroLAb, (il laboratorio dimostrativo per l’idrogeno e le energie rinnovabili, equipaggiato con due fuel cells da 1 Kw e un impianto fotovoltaico per la produzione di idrogeno rinnovabile tramite elettrolisi dell’acqua). Gli altri partner sono il Coingas (consorzio pubblico dei comuni aretini per la distribuzione del gas metano) che ha realizzato la tubazione, il Gruppo Sapio che ha attuato il sistema di distribuzione dell´idrogeno mentre Arcotronics (oggi Exergy Fuel Cells) ha fornito ed installato le fuel cells. Hanno collaborato al progetto anche il Comune di Arezzo che ha messo a disposizione i terreni, la Provincia e il Comando dei Vigili del Fuoco di Arezzo che hanno curato l´aspetto autorizzativo, Confindustria, CNA e Confartigianato che hanno mantenuto e coordinato i rapporti con le aziende

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