[07/05/2008] Consumo

Pesca di trote a basso impatto ambientale, Lucca ci prova

LUCCA. La provincia di Lucca immette le trote e auspica che si attui una pesca a basso impatto ambientale. Sono duecentoventimila gli avannotti di trota fario consegnati ai comuni di Bagni di Lucca e Camporgiano per l’ultimo atto della “Campagna ittiogenca 2008”, che ha visto l’immissione (su tutto il reticolo di acqua interne, classificate a salmonidi del territorio provinciale), di un milione e 200mila avannotti per la cosiddetta “semina primaverile”. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore provinciale alla caccia e pesca, Alessandro Adami, per questa importante opera di ripopolamento delle acque pubbliche e per i risultati fino ad ora raggiunti «lo sforzo portato avanti da alcuni anni sta dando i frutti sperati- dichiara l’assessore- registrando la presenza di popolazioni ittiche ben strutturate, soprattutto per quanto concerne le classi giovanili».

Adami poi dichiara gli obiettivi «la scommessa è legata al progressivo affermarsi anche nel nostro territorio provinciale di una cultura sempre meno legata al prelievo, anche nelle acque a salmonidi e sempre più orientata ad una pesca sostenibile, con la reimmissione in acqua dei soggetti catturati, soprattutto se questi sono di taglia non eccezionale». Del resto la pesca con l’obbligo di rilascio (Catch & Release), attuata in particolar modo in aree a regolamento specifico di pesca con esche artificiali (soprattutto pesca con la mosca), sta dando buoni risultati in provincia di Arezzo sul Tevere e in provincia di Firenze sul fiume Sieve, aree in cui si sta tra l’altro affermando anche un indotto turistico derivato da questo tipo di pratica che sta coinvolgendo un numero crescente di appassionati.


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