[09/05/2008] Comunicati

Realacci: Un limite il confinamento dell´ambiente in un ministero

LIVORNO. Alcuni giornali di ieri annunciavano un possibile impegno bipartisan dei politici italiani sul fronte ambientale e soprattutto sul rispetto del Protocollo di Kyoto, ipotizzando a breve un incontro tra il neo ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo e l’esponente del Pd Ermete Realacci. «L’incontro non è stato ancora fissato - spiega Realacci - ma è piuttosto probabile che avvenga e che si avvii un percorso di collaborazione col nuovo ministro: ci siamo già incrociati nei giorni scorsi e stimo Stefania Prestigiacomo come una persona civile, con cui credo sarà possibile avviare un dialogo costruttivo, anche perché lei è stata uno dei pochi politici della Pdl, insieme per esempio a Gianni Alemanno, ad aver firmato il patto per l’ambiente proposto durante al campagna elettorale da Legambiente (ad eccezione del punto relativo al no al nucleare, ndr».

In attesa di conoscere i nomi del cosiddetto governo ombra che Veltroni diffonderà probabilmente domani, Ermete Realacci sottolinea quindi ancora una volta che le tematiche ambientali «sono centrali nella politica del Partito democratico. Noi vogliamo - dice - che l’Italia prosegua il percorso intrapreso verso uno sviluppo più sostenibile. Anche se ovviamente è ancora presto per capire quale sarà l’atteggiamento del governo Berlusconi perché se di alcuni ministri possiamo apprezzare una consapevolezza ecologista, di altri sinceramente non sappiamo granché: pur sforzandomi non riesco per esempio a trovare una traccia di sensibilità ambientale in Scajola e sappiamo bene che le politiche ambientali di un governo non sono le politiche del ministero dell’ambiente, bensì frutto di un lavoro integrato di molti ministeri: purtroppo questo confinamento dell’ambiente in un ministero è un limite che avevamo già nel centrosinistra e che adesso viene perpetuato e temo accentuato con il governo di centrodestra».

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