[12/05/2008] Energia

L´India passa al nucleare autarchico

LIVORNO. All´India delle bombe nucleari puntate contro Pakistan e Cina comincia a mancare l´uranio e gli accordi con gli Stati Uniti d´America hanno rischiato di far cadere il governo e così, davanti alla penuria, questo gigante, che non ha mai firmato il trattato di non proliferazione nucleare, ha deciso di investire 175 milioni di dollari nella ricerca dei suoi giacimenti nazionali di uranio per le sue sempre più affamate centrali nucleari.

Anil Kakodkar, capo del dipartimento energia nucleare del governo indiano, ha detto: «Pensiamo a esplorazioni in Rajasthan, nell´Andhra-Pradesh, Karnataka e Meghalaya tra le alte. Investiremo somme enormi nella prospezione dei giacimenti di uranio, e se faremo una scoperta importante, i nostri problemi saranno risolti».
Insomma, in un Paese in rapida crescita ma nel quale i poveri e gli affamati sono ancora la maggioranza della popolazione, si spendono immense risorse nella speranza di un miracolo energetico che confermi la nuova potenza industrial-militare e renda meno evidente l´isolamento del Paese nel campo nucleare. Un isolamento tanto più pericoloso perché è anche tecnologico e la nuova Cernobyl o la nuova Hiroshima per qualcuno potrebbe esserci in una popolosa città dell´India o del Pakistan.

In India sono già sfruttati giacimenti di uranio nello Stato di Jharkhand e sono stati avviati lavori per permettere lo sfruttamento di un nuovo giacimento in Andhra-Pradesh. Il modello nucleare autarchico non dovrebbe dispiacere ai Partiti comunisti indiani ed alle altre piccole formazioni regionali di sinistra che consentono con il loro voto la sopravvivenza del governo del Partito al Congresso: il problema è l´accordo con gli Usa, nessuno mette in dubbio che l´India debba essere una potenza nucleare e civile che viola il trattato di non proliferazione nucleare anche con test atomici con lanci dimostrativi di missili ben più concreti di quelli nuclerari ipotetici che hanno atto scattare le sanzioni contro l´Iran.

Se il nazionalismo nucleare indiano non ha colore, il divieto internazionale di arricchimento dell´uranio sembra invece avere una direzione inequivocabile. Una schizofrenia che vista dalle aree calde del pianeta è sempre più insostenibile e che dà la possibilità a regimi autoritari di fare le vittime davanti a due pesi e due misure esibiti con tale improntitudine.

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