[13/05/2008] Parchi

Premio internazionale per la caccia di qualità ad Arezzo

AREZZO. La provincia di Arezzo premiata per la caccia di selezione e di qualità. L’amministrazione ha infatti ricevuto il Premio Internazionale Edmond Blanc, durante la cinquantacinquesima assemblea internazionale della caccia che si è svolta nella sala Reale del Palazzo dei congressi di Marrakech, in Marocco.

«Il merito di questo importantissimo riconoscimento, che per la prima volta nella sua storia viene assegnato all’Italia - ha dichiarato il presidente della provincia Vincenzo Ceccarelli - va diviso con le Associazioni venatorie, gli Atc del territorio e l’Unione regionale cacciatori dell’Appennino, che lo ha ricevuto con noi». Il premio è stato ritirato dal massimo rappresentate della provincia e dal presidente dell´Urca di Arezzo Marsilio Meacci di fronte a 525 delegati di 134 nazioni provenienti da tutto il mondo.

«Il Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina – informa Gabriele Chianucci dirigente del servizio caccia - è un organismo consultivo, indipendente sul piano politico, che mira a preservare le specie di fauna selvatica attraverso la promozione dell´utilizzazione duratura delle risorse. Nato agli inizi del ´900, ha mosso ufficialmente i primi passi nel 1928 e, da allora, ha guadagnato il riconoscimento mondiale come consulente unico della conservazione della fauna selvatica volto a preservare le specie di selvaggina attraverso la promozione dell´utilizzazione delle risorse della natura».

Nel merito, la motivazione per l’assegnazione del prestigioso premio recita: «L´Amministrazione provinciale di Arezzo, partendo da un ambiente quasi interamente dominato dalla caccia al cinghiale con segugi, è giunta ad una gestione ottimale della caccia di selezione a bovidi e cervidi. I risultati ottenuti sono ormai pari a quelli delle migliori province delle Alpi. Tutto questo grazie alla lungimirante determinazione del presidente della provincia e del presidente dell´ Urca di Arezzo. Essi sono riusciti a creare dei comportamenti rispettosi della legge in materia venatoria dove in precedenza regnava l´anarchia. Gli ottimi risultati raggiunti, per quanto riguarda la fauna e la densità di abbattimento ben equilibrato, hanno contribuito al raggiungimento di una buona convivenza tra i cacciatori con segugi ed i cacciatori di selezione, offrendo quindi un esempio da seguire anche dalle altre province dell´Appennino».

Ovviamente molto soddisfatto l’assessore provinciale alla caccia Roberto Vasai «Il reale motivo d´orgoglio per la provincia di Arezzo, oltre al premio rappresentato da una preziosa pergamena nella quale sono raffigurate numerose specie di animali selvatici, è stata la motivazione che ha portato al conferimento dello stesso».

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