[13/05/2008] Consumo

147 Paesi discutono della biosicurezza degli Ogm

LIVORNO. E´ in corso a Bonn, in Germania, la quarta riunione delle parti del Protocollo di Cartagena sulla prevenzione dei rischi biotecnologici (Cop Mop 4). Al centro dell´incontro ci sono i rischi potenziali provocati dagli organismi viventi modificati, più conosciuti come organismi geneticamente modificati (Ogm). Secondo il segretario esecutivo della Convenzione sulla diversità biologica (Cbd) Ahmed Djoghlaf «Settembre segnerà quest´anno il quinto anniversario dell´entrata in vigore del Protocollo sulla biosicurezza. Nel corso di questi cinque anni, abbiamo visto il protocollo svilupparsi e diventare uno strumento di diritto internazionale ed uno strumento per la sicurezza dei trasferimenti, della manipolazione e l´uso degli organismi viventi modificati».

Alla riunione partecipano più di 3.000 esperti e rappresentanti dei 147 Paesi che aderiscono alla Convenzione, e le discussioni si protrarranno per 5 giorni e verteranno in particolare sull´articolo 25 del Protocollo di Barcellona sui movimenti transfrontalieri illeciti che dice: "1. Ogni Parte adotta delle misure nazionali appropriate per prevenire e reprimere, se conviene, i movimenti transfrontalieri di organismi viventi modificati che contravvengono alle misure nazionali che essa ha preso per applicare il presente Protocollo. Tali movimenti saranno reputati movimenti transfrontalieri illeciti. 2. In caso di movimenti transfrontalieri illeciti, la Parte colpita può domandare alla Pate di origine di eliminare a sue proprie spese gli organismi viventi modificati interessati, rimpatriandoli o distruggendoli, secondo quel che conviene. 3. Ogni Parte mette a disposizione del Centro di scambio per la prevenzione dei rischi biotecnologici le informazioni relative ai casi di movimenti transfrontalieri illeciti che la riguardano",.

I delegati del Cop Mop 4 discuteranno del processo «mirante ad elaborare regole e procedure internazionali appropriate in materia di responsabilità e di riparazione per i danneggiamenti risultanti dai movimenti transfrontalieri di organismi viventi modificati, analizzando e documentandosi sui lavori in corso nel diritto internazionale su questi problemi, si sforzano di concludere il processo entro 4 anni», ha spiegato Djoghlaf.

La riunione delle parti della Convenzione di Barcellona fa parte delle iniziative preparatorie della Conferenza mondiale sulla diversità biologica che inizierà i propri lavori il 19 maggio a Bonn e che si tiene a due anni dalla scadenza degli obiettivi per la biodiversità del 2010, che sono stati adottati nel 2002 da 110 capi di Stato per ridurre in maniera significativa il ritmo di impoverimento della biodiversità mondiale e nelle singole nazioni.

Torna all'archivio