[16/05/2008] Rifiuti

Moretti (Csai): «L´Ato unico sud sarà costituito entro l´estate»

LIVORNO. Un nuovo impianto di selezione e compostaggio viene inaugurato in questi giorni dalla Csa Impianti andando così ad incrementare la dotazione impiantistica del futuro Ato Toscana Sud, che comprende le province di Siena, Arezzo e Grosseto. Si tratta di un impianto realizzato all’interno della discarica di Podere Rota nel Comune di Terranova Bracciolini, che ha una potenzialità, spiega il presidente di Csa Impianti Mauro Moretti «che va dalle 70mila alle 120mila tonnellate annue e che in pratica divide i rifiuti indifferenziati, inviando la frazione secca al termovalorizzatore e la parte umida all’impianto per la produzione di compost e fos, cioè la frazione organica stabilizzata che viene usata per la copertura giornaliera della discarica e per possibili futuri impieghi in attività paesaggistiche e di ripristino ambientale».

L’attività dell’impianto di selezione e compostaggio, costato una ventina di milioni e costruito in project financig, consentirà di ridurre lo smaltimento in discarica dei rifiuti urbani avviandoli al recupero e al riciclo permettendo, così, di incrementare la percentuale di raccolta differenziata e di ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti smaltiti (a cominciare dai cattivi odori). «Questo nuovo impianto – prosegue Moretti - sarà anche un contributo all’ottimizzazione della gestione dei rifiuti nel costituendo nuovo Ato “Toscana Sud”, che sarà chiamato a operare nella logica di un sistema unitario e autosufficiente. Ci stiamo muovendo tutti velocemente per rispettare le scadenze previste dalla legge regionale 61/07 sui rifiuti: il processo di unificazione degli Ato e quindi la costituzione dell’Ato unico Toscana sud dovrebbe concludersi durante l’estate, ed è già stato elaborato il regolamento per la ripartizione delle quote dei vari comuni».

Nel frattempo anche le aziende stanno lavorando per creare la società unica di gestione: «abbiamo già avviato gruppi di lavoro che stanno operando sinergicamente su alcuni fronti – spiega il presidente di Csa Impianti – sugli acquisti, sulla comunicazione, sulle certificazioni e sulle tariffe ci sono già significative interazioni che vanno in direzione di uniformare il servizio ancor prima di avere la società unica, che comunque resta l‘obiettivo imprescindibile».

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