[19/05/2008] Rifiuti

Anche il quarto governo Berlusconi annaspa tra i rifiuti napoletani

LIVORNO. Mercoledì il primo consiglio dei ministri del governo Berlusconi quater si riunirà (come annunciato) a Napoli, dove la crisi è divenuta esplosiva: i roghi ormai dilagano di strada in strada e il lavoro dei vigili del fuoco è reso ancora più difficile (se possibile) dalle sassaiole che accolgono il loro intervento.
Al consiglio dei ministri «non verrà affrontata la questione rifiuti» dice il ministro per l´Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, ma mentre a Napoli si lavora in queste ore per sgombrare almeno le strade dalla spazzatura e dai topi, ieri Berlusconi- preoccupato che la responsabilità gli ricada interamente addosso- ha sentito al telefono tutti i ministri interessati e domani illustrerà in un pre-consiglio le misure che probabilmente verranno adottate proprio nel consiglio dei ministri di mercoledì.

Il pacchetto sembra delinearsi lungo tre direttrici: l´individuazione di una "decina" di nuove aree da adibire a discarica, lo sveltimento delle procedure per la costruzione dei termovalorizzatori già messi in cantiere e il rafforzamento dell´esercito nella funzione di "pulizia" delle strade e di trasporto delle balle. Si prevede inoltre la nomina di un sottosegretario ad hoc, che dovrebbe essere Guido Bertolaso e la conferma di De Gennaro a commissario. Anche se questa ipotesi non sembra essere accolta con entusiasmo dalla neo ministra dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo.

Il piano sicurezza per accogliere il Consiglio dei ministri, sarà messo a punto oggi e il prefetto Pansa già annuncia (ed è l’ennesimo annuncio) che «l´emergenza è vicina a una svolta. La raccolta dell´immondizia sarà potenziata per abbattere le giacenze; e lo smaltimento aumenterà di volume». Forse perché ripartiranno i treni per la Germania, dove si prevede di portare 1000 tonnellate al giorno di rifiuti.
Il piano emergenza, siglato dal Palazzo di governo dovrebbe prevedere anche per 22 Comuni ritenuti "inadempienti", la nomina dei commissari ad acta per la raccolta differenziata e la precettazione laddove si impedirà la realizzazione dei siti per discariche.

Per convincere i comuni ad accettare le decisioni dell´esecutivo si punterà sui rischi-salute, anche se si sottolinea l’importanza di non fare allarmismi e di mantenere riservatezza. Un fronte che, anche su questi temi, non appare però molto compatto: se da una parte si punta proprio sul problema salute (sollevato anche dall’ordine dei medici campani sia per le possibili malattie trasmesse dai topi ma soprattutto per la diossina che si sprigiona dai roghi), per convincere i sindaci reticenti, dall’altra il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio minimizza sottolineando che al momento i cittadini non corrono grandi rischi anche perché «i topi a Napoli non sono infetti» e «non possono attaccare la leptospirosi».

Anche Fazio presenterà al Cdm di Napoli (e poi si dice che non si affronterà il problema rifiuti!) un Piano salute, ovvero un progetto che affronta tre questioni: ovvero l´informazione corretta alla popolazione; l´educazione e la formazione degli operatori medici; la sorveglianza di ciò che sta accadendo.
Nessuna presa di posizione da parte politica sembra invece emergere su quanto accaduto a Ponticelli, quando il campo Rom è stato dato alla fiamme e su cui il direttivo nazionale di Legambiente ha votato un ordine del giorno di ferma condanna, per l’aggressione definita «inaccettabile e indegna per un Paese civile».

«Ronde, roghi e spranghe della “giustizia fai da te” sostenuti dalla camorra, non sono la risposta alla legittima richiesta di sicurezza dei cittadini - si sottolinea nella nota approvata all’unanimità dai dirigenti nazionali dell’associazione - Sono ospitalità e solidarietà le azioni da intraprendere e non l’emarginazione di intere comunità. E’ sul fronte della legalità e della più ferma repressione dei comportamenti criminali e violenti che si vince, piuttosto che con le suggestioni che richiamano allo scontro di civiltà; sul fronte dell’inclusione piuttosto che dell’emarginazione; sul fronte dei diritti degli individui e dei diritti dei popoli piuttosto che dell’egoismo. E’ assolutamente prioritaria la riqualificazione delle periferie contro ogni ghetto; la fruibilità e la vivibilità delle nostre città per prevenire fatti violenti, avere più sicurezza e renderle più umane».

I dirigenti di Legambiente richiamano quindi «alla massima attenzione» le istituzioni nazionali ed europee «perché si fermi subito questa rischiosa escalation di violenza, governando il fenomeno dell´immigrazione nel segno dell´accoglienza, dell´inclusione, dell´integrazione, sostenendo con più forza l’interdipendenza e la cooperazione con i Paesi poveri».
Ma non va certo in questa direzione, invece la proposta della deputata del Pdl Margherita Boniver di utilizzare gli immigrati irregolari per ripulire le strade di Napoli in cambio del permesso di soggiorno.

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