[20/05/2008] Rifiuti

Rifiuti da Firenze a Pisa, l´Ato Costa chiede un incontro urgente a Martini

LIVORNO. Stamani il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, a nome dei comuni che faranno parte dell’Ato rifiuti Toscana Costa, invierà al presidente Claudio Martini una lettera in cui si chiede un incontro urgente per chiarire alcuni punti prima di approvare i piani straordinari la cui scadenza è fissata a fine mese e per la quale la stessa Toscana Costa rischia addirittura il commissariamento, come ricordato ieri dall’assessore regionale Anna Rita Bramerini nel corso della prima riunione della commissione regionale d’inchiesta sui rifiuti urbani.

I sindaci della costa hanno una serie di dubbi su cui chiedono chiarezza, ma in particolare sono 2 le questioni da affrontare: «La prima riguarda un piccolo impianto di smaltimento rifiuti nella Provincia di Massa Carrara – spiega il sindaco di Rosignano Alessandro Nenci – impianto autorizzato dal Tar, ma al momento non inserito in nessun piano. Il secondo punto invece è un po’ più delicato e rischia di far saltare tutta la programmazione dell’uso delle discariche: si tratta di un accordo in fieri tra Regione e Provincia di Pisa per accogliere in discarica 240mila tonnellate di rifiuti urbani dell’area fiorentina. Un accordo molto controverso perché bypassa gli Ato, risulta dissonante dalla filosofia dell’autosufficienza di ciascun macro Ato e non si capisce bene se sia un provvedimento una tantum o se sia tacitamente rinnovabile ogni anno. In ogni caso l’incontro è urgente perché ovviamente è nostra intenzione rispettare i tempi e deliberare i pianetti prima della scadenza».

Un primo chiarimento in merito arriva dall’assessore all’ambiente della Provincia di Pisa Valter Picchi, che spiega a greenreport: «Cominciamo a dire intanto che l’accordo non è stato firmato, è solo arrivata una richiesta dalla Regione per passare da 160mila tonnellate che annualmente da Firenze e Prato arrivano a Peccioli, a 240mila tonnellate di rifiuti solidi urbani. Quindi non credo che cambi molto nella programmazione dell’Ato Toscana Costa, visto che si tratta di appena 80mila tonnellate in più rispetto a quelle che arrivano regolarmente già da una quindicina d’anni. In ogni caso la richiesta sarà accettata a determinate condizioni, e dopo averne discusso tra Regione, Province e Ato interessati».

Il responsabile della Regione per le Politiche ambientali, Mauro Grassi approfondisce anche un altro aspetto, quello della trasparenza delle tariffe: «Finora questi conferimenti di rifiuti sono stati affidati al mercato e alla libera contrattazione tra i sindaci, mentre la Regione vuole ora regolare questi passaggi, con tariffe certe e perciò propone questo nuovo accordo, aggiornando anche la quantità di rifiuti “esportati”. Capisco che questo possa comportare la necessità di una correzione nella programmazione di Ato perché aumentano i rifiuti da smaltire, ed è vero anche che la legge regionale punta a un’autosufficienza tendenziale da parte dei tre nuovi Ato, ma purtroppo i rifiuti non si smaltiscono con i discorsi e finche non saranno conclusi gli impianti previsti dall’Ato Toscana Centro, questa solidarietà tra i territori è indispensabile».

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