[07/04/2006] Consumo

Procimidone. «Tutti i pesticidi sono nocivi, intanto rispettiamo l´intervallo di sicurezza»

FIRENZE. Il presidente dell´ordine dei chimici della toscana Lario Agati interviene con un suo contributo sulla questione del procimidone, il pesticida autorizzato dal ministero della sanità e inserito addirittura nei disciplinari della Regione per ottenere la "farfalla bianca" dell´agriqualità toscana, contro cui si è scagliato ieri il coordinamento dei produttori biologici della nostra regione.

«Quello fatto dai nostri agricoltori biologici mi sembra un ragionamento di buon senso - spiega Lario Agati - però bisogna anche essere onesti: intanto questo principio attivo è stato registrato e autorizzato dal ministero della sanità nel 1998. Poi va ricordato che i pesticidi vanno tutti utilizzati con grande prudenza e rispettando quei tempi minimi riportati nel foglio illustrativo preparato dall´azienda produttrice. Per esempio per il procimidone io leggo che la Proter specifica nelle modalità d´impiego per ciascuna coltivazione l´intervallo di sicurezza che deve passare tra il trattamento e la raccolta: 45 giorni per la colza, 21 giorni per la vite, 15 per la fragola e via proseguendo. Se il coltivatore criminale raccoglie le fragole dopo una settimana è lui il responsabile, non il procimidone, non la Proter, né la Toscana o il ministero della Sanità».
Il presidente dell´ordine dei chimici quindi non se la sente di fare la crociata contro un pesticida piuttosto che contro un altro. «Quasi tutta la sicurezza alimentare nella nostra società è affidata al corretto comportamento dell´agricoltore. Pensiamo al famoso ddt: ha contribuito in molti casi a debellare il tifo e la malaria, ma poi si è ritrovato dopo decenni nel grasso dei pinguini perché non era stato usato in modo corretto. Quindi i nostri coltivatori - conclude Lario Agati - fanno bene a non utilizzare il procimidone e a segnalarne la sua pericolosità, ma esattamente come dovrebbero fare con tutti gli altri pesticidi».

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